Già da qualche settimana si è aperto il tesseramento 2021 della Casa delle donne di Parma, associazione nata lo scorso anno che è ancora in cerca di uno spazio ma che ha le idee molto chiare su ciò che vuole essere: un laboratorio di libertà, condivisione, consapevolezza e sorellanza, in cui i saperi femminili e transfemministi si impasteranno per confrontarsi e amalgamarsi.
La situazione sanitaria ha ovviamente rallentato la costruzione della Casa e molte delle sue attività ma, nonostante ciò, lo scorso anno le sue attiviste si sono impegnate in numerose forme di solidarietà: dalla grande serata del 25 gennaio il cui il ricavato è stato devoluto alle donne del Rojava e al collettivo Ni una menos cileno, all’organizzazione di spese solidali per persone in difficoltà durante i mesi più cupi del lockdown, fino alla più recente raccolta di indumenti per le migliaia di profughi fermi al confine tra Bosnia e Croazia.
A settembre la Casa ha organizzato una gita partigiana che ha portato sul monte Molinatico quasi un centinaio di persone, guidandole sulle tracce della partigiana Rosetta Solari; mentre per il 25 novembre ha ideato la campagna fotografica Anche questa è violenza, con l’obiettivo di rendere più visibile quel sessismo quotidiano che, spesso celato in frasi cui non diamo troppo peso, è la matrice della violenza.
Dalla primavera, la Casa sta portando avanti la rubrica culturale e artistica Squarci femministi, proponendo ogni settimana, sulla sua pagina Fb e Instagram, consigli di letture e film volti a destrutturare stereotipi e pregiudizi e attualmente sta organizzando, per il prossimo settembre 2021, un festival di cultura di genere che proporrà moltissime occasioni di riflessione e dibattito sui temi più attuali del neofemminismo.
La Casa, infine, ha aderito a diverse mobilitazioni, come quelle estive del Black lives matter, quelle in solidarietà con educatori e educatrici o quelle per il Rojava.
E tutto questo perché la Casa delle donne è un luogo di cultura e di lotta contro quella società patriarcale che ancora ci ingabbia tutte e tutti, è uno spazio femminista, transfemminista, intersezionale, antirazzista e antifascista; un’oasi per tutte le soggettività che subiscono discriminazioni sessiste nelle relazioni, nel lavoro e nella società; una fonte di forza e fiducia per tutt* coloro che dovranno ritrovare la strada dell’autonomia e dell’autodeterminazione.
Sostenere la Casa delle donne di Parma significa darci più forza, consentirci di fare un’azione in più, che sia di solidarietà o di denuncia. Significa dare un consiglio a una ragazza sola, dare un sostegno concreto a una donna emarginata, accogliere e orientare chi è in difficoltà, consigliare un libro a un uomo che vuole capirci meglio, organizzare una manifestazione più grande per far sentire la nostra voce.
Sostenerci è il modo migliore per innescare un cambiamento nella nostra città e per farci sapere che sei con noi.
Per info scrivere a [email protected]