Si è tenuta questa sera 27 gennaio, Giorno della Memoria, un suggestivo intervento di videomapping che ha trasformato la superficie della Pilotta verso il Lungoparma in un potente memo.
95 studentesse e studenti di 3 Istituti in 3 diverse città italiane hanno dato vita a “Proiettiamo sui muri la storia delle pietre d’inciampo” format ideato da Serena Cecconi, e Lidia Gattini, che ha coinvolto l’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Di Savoia di Chieti come capofila, in rete con il Liceo Toschi di Parma e l’Istituto di Istruzione Superiore Aldini Valeriani di Bologna, finanziato dal Miur attraverso il Bando “Promozione di eventi istituzionali, giornate, ricorrenze nazionali e campagne di comunicazione”.
Quattro podcast in cui la narrazione degli eventi storici del secondo conflitto mondiale si intreccia alla ricostruzione della vita di Carolina Blum, di Primo Polizzi, di Ugo Franchini e di Sergio Barbieri insieme alle loro famiglie. Le esistenze personali dei protagonisti dei podcast diventano così una chiave di approfondimento e di lettura degli eventi storici che hanno caratterizzato gli anni dell’Olocausto sia in Italia che, in generale, in Europa.
La pianta di Parma, proiettata sul muro, su cui compaiono alcuni punti, riferimenti, a proporre altrettante storie delle pietre d’inciampo.
Sui mattoni della muratura si è accesa l’immagine di una vecchia lettera strappata. Gli strappi conducono a tre visioni: la prima è quella della mappa, nella seconda compaiono foto e video e nell’ultima un insieme di parole chiave estrapolate dai testi delle sceneggiature di quattro racconti che riconducono ad altrettante Pietre d’inciampo.
Quelle di Carolina Blum, della Famiglia Polizzi, di Ugo Franchini e di Sergio Barbieri. Donne e uomini, di famiglia ebraica o protagonisti della Resistenza, che rivivono nel videomapping attraverso immagini d’epoca, documenti.
A queste 4 “Pietre d’inciampo”, scelte tra le diverse, gli studenti del Toschi, coordinati dal professor Gennari e da Andrea Gattini, in veste di regista e produttore, hanno dedicato altrettanti podcast realizzati attingendo a foto e immagini di documenti raccolti dall’Istituto Storico della Resistenza e dall’Istituto Luce.
Immagini e video d’epoca sono poi stati mixati con voci con musiche e rumori. Nel montaggio sono state inserite anche immagini del campo di concentramento di Gusen e riprese video (effettuate dagli studenti) delle pietre d’inciampo.
A supportare tecnicamente il lavoro è intervenuta Immersive Media, da anni attiva nel campo del videomapping. Tra i partner del progetto ci sono ANSA e Mandragola Editrice.