“Prendersi cura del verde a Parma” è il webinar che Legambiente organizza mercoledì 2 dicembre alle ore 18, con diretta dalla pagina facebook di Legambiente Parma.
Interverranno: Anna Kauber del Comitato Cittadella Futura, Elisa Marmiroli, agronoma, Francesca Riolo attivistadell’associazione Fruttorti Parma e Maria Paola Chiesi, presidente del Consorzio ChilometroVerdeParma.
Introduce e modera Marta Mancuso, presidente di Legambiente Parma.
“Un’iniziativa quanto mai necessaria in questo periodo, con un panel di prim’ordine – spiega la segreteria del circolo Legambiente – di persone che per studio e passione stanno dando un’impronta nuova alla gestione del verde: dall’arricchimento di biodiversità a innovative forme gestionali, alla difesa della preziosa eredità dei parchi monumentali”.
L’intenzione di Legambiente è di offrire ai cittadini, e agli amministratori pubblici, delle indicazioni aggiornate e degli spunti preziosi su come andrebbe visto e gestito il verde in città.
“In molti pensano al verde urbano come ad un semplice ornamento estetico e di arredo, quando invece si parla di ambienti vivi con un ruolo ecosistemico insostituibile e molteplice”.
Ci sono recenti norme emanate dal Ministero dell’Ambiente (decreto del 10 marzo 2020) completamente disattese dal Comune di Parma “In particolare, – dice il Decreto ministeriale – l’aggiudicatario deve evitare di praticare la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica perché indeboliscono gli alberi e possono creare nel tempo situazioni di instabilità che generano altresì maggiori costi di gestione”. Ne possiamo vedere gli effetti anche in viale Piacenza, viale Buffolara, via Varese e continuiamo ad assistere a tagli e capitozzature insensate, come nei recenti casi nel parco Falcone Borsellino (ex Eridania) e nel parco Ferrari.
Va ricordato inoltre, come, nella gestione dei parchi pubblici, rientra la valorizzazione dell’ambiente naturale e della biodiversità, esigenza completamente in contrapposizione con i grandi eventi che l’Amministrazione Comunale vorrebbe tenere.
L’obiettivo di Legambiente è anche dare indicazioni su come creare dei boschetti urbani, puntando a realizzare unecosistema che valorizzi la biodiversità, sull’esempio della Picasso Food Forest. Che purtroppo non è la linea annunciata dal Comune per le nuove piantumazioni utili per candidarsi a futili premi e non ad un reale vantaggio per la città. Non si capisce poi perché si concedano aree pubbliche a improvvisate società private esterne: la sensazione è di puro green washing.
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