La relatrice del prossimo appuntamento di “Pensare la vita” sarà Silvia Vegetti Finzi, che dialogherà con Giulia Lasagni nell’incontro “Quando la cultura è vita: nascere in tempi di pandemia” trasmesso alle ore 18 su facebook, www.facebook.com/PensareLaVita, e su youtube, www.youtube.com/c/PensareLaVita
La riflessione proposta da Silvia Vegetti Finzi riguarderà il tema della maternità, del desiderio di avere un figlio e del disagio che deriva dal non riuscire ad ascoltare o soddisfare tale impulso materno.
La tensione tra desiderio di maternità e calo delle nascite è acuita dai ritmi di vita, dalle aspettative professionali e dai modelli di relazione tipici del nostro tempo e che mal si conciliano con le esigenze legate al diventare ed essere madre. Insieme alle condizioni strutturali che ostacolano l’esperienza della maternità, si considererà la sfera psicologica femminile, la trasformazione nel tempo dell’immaginario materno, l’affievolirsi di una tradizione legata alla cura e la rinnovata necessità di accogliere il bisogno della donna di realizzarsi (anche) come madre.
Silvia Vegetti Finzi, già docente di psicologia dinamica presso l’Università di Pavia, psicoterapeuta dell’infanzia e della famiglia, giornalista e scrittrice, è stata membro del Comitato Nazionale di Bioetica e della Consulta Nazionale per la Sanità. Per i suoi studi sulla psicoanalisi ha ricevuto il premio nazionale “Cesare Musatti”. Tra le sue pubblicazioni, molte delle quali tradotte in altre lingue, si segnalano: Storia della Psicoanalisi (1986 Oscar Mondadori); Il bambino della notte. Divenire donna divenire madre (1990 Oscar Mondadori); Psicoanalisi al femminile (1993 Laterza); Una bambina senza stella (2015 Rizzoli) e L’ospite più atteso (2017 Einaudi). Sarà sua interlocutrice Giulia Lasagni, lecturer di filosofia delle scienze sociali presso l’Università di Flensburg e redattrice della rivista La Società degli Individui.
L’iniziativa, valida per l’aggiornamento degli insegnanti, è promossa dall’associazione La Ginestra con il sostegno del Comune e il patrocinio dell’Ateneo di Parma. Per attestati rivolgersi a [email protected].