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Cittadella Futura chiede l’intervento della Soprintendenza per tutelare il parco cittadino


Il Comitato
civico Cittadella futura prosegue nel suo impegno, con l’obiettivo di ottenere la tutela globale del Parco della Cittadella di Parma, fuori e dentro le mura, facendone un caso emblematico a livello nazionale su come gli Enti pubblici dovrebbero salvaguardare un patrimonio storico e ambientale della collettività.

La fortezza farnesiana della Cittadella, infatti, è sottoposta alle disposizioni di tutela della parte II del D.Lgs 42/2004 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, D.C.R n.497 dell’11/4/2019.

L’atto del 2019 ha esteso la tutela a tutto il tracciato dei fossati, le cosiddette “bassure”, come parte integrante dell’originaria struttura, riconoscendo l’unitarietà degli elementi ambientale e monumentale ai fini della sua conservazione e valorizzazione. Sulla base di questa normativa nazionale, il Comitato Cittadella futura, a nome degli oltre 2.500 cittadini firmatari della petizionetuttora in corso, chiede la tutela non solo di mura e bassure, ma anche dell’interno del Parco nel suo complesso perché è evidente che questo è lo spirito ispiratore della Legge.

Un appello, quindi, alla Soprintendenza, cui spetta il compito di tutelare sia i beni artistici che il paesaggio, alla quale si chiede di intervenire sul progetto previsto per la Cittadella, “che  produrrà un’impronta dal forte impatto formale sull’attuale impianto, alterando la percezione della matrice pentagonale della fortezza e introdurrà altri segni e attrezzature non idonei al carattere militare che denota la funzione originaria del monumento storico.”

Le numerose e rappresentative Associazioni ambientaliste e culturali, anche nazionali, che sostengono la Petizione e i cittadini che si sono costituiti spontaneamente in tre Comitati per motivarela contrarietà al Masterplan 2017 si aspetterebbero anche un intervento da parte della Soprintendenza per evitare destinazioni d’uso non compatibili con le Norme di tutela, come la riduzione delle aree a prato, sostituite da materiali che renderebbero impermeabile il suolo o la realizzazione di eventi che hanno già in passato “lasciato  segni”, tuttora visibili.

La città chiede alla Soprintendenza, chiamata a fornire il parere sul Masterplan 2017 e sui prossimi progetti definitivi, di considerare la Cittadella come “un unico patrimonio, un’unica tutela”, in quanto bene unico culturale e paesaggistico.

Così si potranno evitare, in futuro, episodi come la recente trasformazione in parcheggio dei prati delle bassure di via Italo Pizzi. Parcheggio autorizzato da un dirigente del verde pubblico comunale, come si è appreso solo ora dallAssessore Casa, mentre l’Assessore Guerra e l’Assessore Alinovi avevano assicurato che il fatto si era verificato all’insaputa del Comune, nonostante il parcheggio fosse durato per tre interi giorni.

Contraddizioni che suscitano perplessità, come quelle sul reale progetto per la Cittadella, soprattutto in previsione del “tavolo di lavoro comune” proposto dall’Assessore all’Urbanistica.

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