Avrà luogo Giovedì 19 Novembre 2020 alle ore 18 sul
Canale YouTube del Centro studi movimenti la presentazione online del libro I “Capannoni” a Parma-Storie di persone e di città a cura di Margherita Becchetti e Paolo Giandebiaggi (Mup, 2020)
Dialogherà con i curatori Gianluca Zurlini
Il progetto è a cura del Centro studi movimenti Parma e Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Parma con la collaborazione di Archivio di Stato e Archivio storico comunale ed è stato realizzato con il contributo di Regione Emilia Romagna, Cariparma, Coop. Proges, Multiservice, La Giovane, Nau, Consorzio Zenit, Fondazione Matteo Bagnaresi.
Ancora oggi, nel gergo parmigiano, il termine “capannone” è sinonimo di rozzo, triviale e in tanti, a Parma, lo usano per definire quegli individui che fuoriescono dall’etichetta dei modi urbani, civili, borghesi.
Tutti lo usano ma pochi, soprattutto tra i più giovani, sanno quale sia la sua origine, intimamente legata a una storia specifica di Parma, allo sventramento dell’Oltretorrente da parte del regime fascista e all’allontanamento di molte famiglie in caseggiati ultrapopolari in zone fuori dal centro urbano: i Capannoni appunto, così soprannominati per la loro forma a capanna.
Il volume ripercorre la storia dei Capannoni inserendola in quella della città prima e dopo la loro edificazione negli anni Trenta, per capire le ragioni che portarono il regime fascista a costruirli, cosa essi divennero per le persone che vi abitarono e le difficoltà che le amministrazioni democratiche del dopoguerra incontrarono nell’abbatterli.
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