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Comitato Cittadella Futura: un bene paesaggistico-monumentale e non un ‘divertimentificio’


“In due settimane dal lancio della Petizione è stata raggiunta quota 2.050 firme- affermano gli organizzatori del comitato civico Cittadella Futura in apertura di conferenza stampa che si è tenuta questa mattina 10 novembre nel parco cittadino-È un risultato che parla chiaro: i cittadini di Parma tengono molto alla Cittadella, sono preoccupati per il suo futuro e vogliono potersi esprimere su qualsiasi intervento di “restyling” il Comune intenda programmare.

“A seguito della trasmissione Parma Europa della scorsa settimana abbiamo avuto l’impressione che la Petizione potesse essere percepita come superata, data la dichiarazione di apertura al dialogo dell’amministrazione attraverso l’istituzione di un tavolo con rappresentanti dei cittadini e delle associazioni. Se si è avuta questa impressione, siamo stati fraintesi. Noi confermiamo la nostra disponibilità a confrontarci, ma chiediamo all’amministrazione la disponibilità a tornare sui propri passi. Come ha ben stigmatizzato Giovanni Fracasso del FAI, la linea del Piave è la questione grandi eventi sia in Cittadella, sia al Parco Ducale. Su questa non ci sono mediazioni. E soprattutto non ci basta la dichiarazione di disponibilità, vogliamo vedere fatti concreti e che siano presi impegni ufficiali dal Comune.

Perciò  rilanciamo con grande forza la raccolta firme che prosegue.”

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Prosegue il comunicato

“I cittadini esigono trasparenza e per questo chiedono la pubblicazione del Masterplan corretto come da dichiarazioni dell’Assessore Alinovi. Crediamo non solo che sia un nostro diritto, visto che con i nostri soldi si intende intervenire in modo molto impattante su un bene comune, ma pensiamo anche che sia un nostro dovere.

Infatti non solo, ad oggi, eccezion fatta per qualche rendering pubblicato sulla Gazzetta di Parma, l’unica documentazione ufficiale sul progetto è quella del Masterplan 2017, ma non ci sembra che ci sia una visione univoca sul futuro della Cittadella all’interno della maggioranza che si è espressa in modo contradditorio. L’Assessore all’Urbanistica ha dichiarato che per ora non si faranno che i primi tre stralci di lavori, già inaccettabili per il consumo di manto erboso, la riduzione della metà dello spazio destinato al gioco libero dei bambini, la perdita di un intero prato per spostare i campi da basket dalla loro posizione attuale. In questi tre stralci rientra, come confermato anche dai vertici di Parma Infrastrutture, il cablaggio intorno all’anello centrale, in corrispondenza del corridoio di pietra di Luserna, “al fine di predisporre l’occorrente per l’utilizzo che vorranno farne questa o altre amministrazioni”, cioè mercatini, bancarelle, concerti e fiere varie. Inoltre l’Assessorato all’Urbanistica ha rimandato all’Assessorato alla Cultura e all’Assessorato al Commercio la risposta su quali eventi programmare e non ha potuto impegnarsi ufficialmente sul NO ai grandi eventi. Dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa da vari esponenti dell’Amministrazione comunale si apprende che: il Vicesindaco promette che ci sarà qualche evento, ma solo di sport; l’Assessore alla Cultura. garantisce che qualche evento magari ci sarà, ma scelto con cura e che non sarà un divertimentificio; il capogruppo di Effetto Parma rilancia invece sui grandi eventi, citando le migliaia di persone affluite in Cittadella per i concertoni estivi, ma questo non significa che il luogo sia adatto per questo genere di manifestazioni. Il Sindaco, in compenso, durante la VI Commisisone consiliare del 29 settembre ha dichiarato che “ possiamo fare 80 ore di dibattito inutile sulla Cittadella, perché il progetto del 2017 si farà senza modifiche”. Si sono anche sentite affermazioni riguardo al favore delle associazioni sportive per l’intervento di restyling. In realtà il Comitato ha raccolto molte firme di aderenti alle più svariate realtà sportive e chi pratica sport in Cittadella ama il parco e ama la natura e non può che condividere la nostra contrarietà ai grandi eventi, che comportano chiusure del parco rendendolo inutilizzabile per giorni.

Terza ragione della conferenza stampa, teniamo a sottolineare un aspetto del lavoro che il Comitato Civico Cittadella Futura sta predisponendo, forte anche del sostegno del FAI, di Italia Nostra, di numerose associazioni ambientaliste e culturali. Non ci sembra proprio che la Cittadella presenti criticità e malfunzionamenti così gravi da meritare che ci si ponga la domanda: cosa ci facciamo? Ma è il parco più frequentato e amato della città, teatro di rappresentazione sociale perfettamente funzionante, diversificato e multiforme! Ci chiediamo forse cosa fare in una chiesa o in un museo? Cosa si deve fare in un parco se non giocare, fare sport, incontrarsi, rilassarsi, studiare? Cosa farci? Nient’altro che tutelarlo e curarlo, manutenzione, cura ordinaria e straordinaria. Vorremmo che si potesse realizzare questo cambio di paradigma, urgente e necessario in epoca di emergenza climatica, una diversa mentalità di cui l’amministrazione, cambiando le sue precedenti intenzioni, riesca a farsi promotrice e interprete con un atto concreto. In sintesi, vogliamo portare questa nostra battaglia oltre la semplice difesa temporanea della Cittadella.

Noi intendiamo chiedere che il Parco della Cittadella diventi un bene paesaggistico-monumentale, in modo che la tutela del parco interno e della fortezza monumentale siano congiunte perché sono un unicum di storia, arte, cultura e paesaggio.”

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