Il Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma è risultato assegnatario del maggior finanziamento per l’edilizia scolastica della sua storia in tempi moderni: dopo il finanziamento sulla sicurezza, già attribuito per la cifra di € 1.000.000 in seguito alla richiesta inoltrata nel 2019, è pervenuta in questi giorni con decreto ministeriale la conferma di un ulteriore contributo, finalizzato alla completa ristrutturazione e all’ammodernamento della sede, per la cifra di € 4.797.269.
Dunque un totale di quasi 6 milioni di euro stanziati dallo Stato a favore dell’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale parmigiano, che serviranno innanzitutto alla ristrutturazione completa dell’edificio dal punto di vista della funzionalità e degli spazi, con l’adeguamento alle nuove norme di sicurezza (presidi di sicurezza antisismici,prevenzione incendi, adeguamento ai requisiti igienico-sanitari e di riqualificazione energetica), la riorganizzazione delle aule edegli uffici e di nuovi spazi per i concerti.
Il progetto è stato affidato allo Studio-Ingegneria dell’Ing. Luca Melegari.
Ulteriori finanziamenti, in parte dal MUR, serviranno inoltre per affrontare la nuova sfida del digitale: a breve partirà infatti il completo rifacimento della rete internet/wifi interna e si provvederà a effettuare l’allaccio alla rete GARR, infrastruttura in fibra ottica che interconnette università, centri di ricerca, biblioteche, musei, scuole su tutto il territorio nazionale.
Le pratiche per ottenere i contributi ministeriali sono state espletate dal direttore del Conservatorio di Parma, Riccardo Ceni, e dal presidente dell’Istituto, Giuseppe Romanini, che ha portato avanti un’iniziativa già avviata dal suo predecessore, Andrea Chiesi.
Nelle ristrutturazioni in programma, si inseriscono anche i lavori per la riorganizzazione dell’area museale, che verrà ampliata e dotata di un ingresso agevolmente fruibile per il pubblico, in questo caso grazie anche al contributo di Fondazione Cariparma e a una donazione di Chiesi Farmaceutici.
Il Conservatorio “Arrigo Boito”, che dopo un periodo di fermo dovuto all’emergenza sanitaria ha già riaperto da prima della pausa estiva le porte alle attività didattiche, si è riaperto anche alla città e alla Regione, partecipando al Festival Verdi Off, alle celebrazioni per Pavarotti a Modena con l’ensemble dell’Orchestra Giovanile della Via Emilia e recupererà nel 2021 gli eventi e i concerti aperti al pubblico inseriti nel programma di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.