di Irene Toscani
Un’invasione pacifica a suon di arie e spartiti capace di trasmettere la passione per il Maestro Verdi e i suoi capolavori anche a chi solitamente non frequenta il teatro: è questa la missione di VerdiOFF, un ricco palinsesto di appuntamenti organizzati in luoghi insoliti della città con lo scopo di richiamare o rivisitare le composizioni verdiane.
Tra le numerose proposte in calendario quest’anno spicca certamente Verdi Popera di QuadrilegioLab, un concerto in cui due generi musicali tra loro distanti come il pop contemporaneo e la lirica si contaminano vicendevolmente generando una musicalità inedita.
La serata si è tenuta Domenica 27 Settembre nel cortile interno dello Spazio Manfredi, uno dei luoghi appartenenti al circuito di Quadrilegio, punto di riferimento per il mondo dell’arte contemporanea parmigiana e non solo nel cuore di Parma.
Fin dal primo momento in cui gli artisti sono saliti sul palco è risultato lampante l’originalità di questo progetto, coordinato dalla docente di canto Sabrina Orlandini e dallo staff di Quadrilegio, ovvero l’offrire una concreta possibilità di esibizione all’interno di un evento di alto livello come VerdiOFF a giovani con la passione per l’arte del canto e della musica.
Il concerto ha preso inizio con una riproposizione di “Và, pensiero” in cui le voci dei tre artisti, accompagnate dal Maestro Antonio Piccirilli, anch’egli giovane pianista, si sono susseguite presentando al pubblico la bravura di ciascuno di loro nel riadattare le celebri note tratte dalNabucco in chiave moderna: Cristina Fontanelli, 27 anni e insegnante di canto di Filippo Labadini, di soli 15 anni, hanno mostrato una capacità notevole di duettare insieme l’aria ottocentesca mentre Daniela Zilioli, 30 anni, ha incantato da subito il pubblico con la sua meravigliosa voce da soprano.
Il concerto è proseguito con un alternarsi di arrangiamenti di brani pop di noti artisti – tra cui Lady Gaga, Ariana Grande, Etta James, Leona Lewis – interpretate da Fontanelli e Labadini e arie tratte dalle più celebri opere verdiane a cura della soprano Zilioli.
Particolarmente toccante è stato il duetto di Fontanelli e Labadini in “You are the reason” di Calum Scott e Leona Lewis mentre con “My everything” di Ariana Grande il promettente Labadini è stato capace di emozionare il pubblico con una voce calda e insolitamente matura per un artista così giovane.
Merita una considerazione a parte Daniela Zilioli, che con la sua performance ha dimostrato di possedere la capacità vocale e la personalità adatta per interpretare al meglio le arie del Maestro rendendogli omaggio nel migliore dei modi.
Tra le arie proposte, tutte impeccabilmente interpretate, una in particolare ha colpito il pubblico per la grande capacità di interpretazione: in “Addio, del passato bei sogni ridenti” tratto dal terzo atto de “La Traviata” Zilioli riporta in vita il personaggio di Violetta e con lei tutto il dolore causato dalla consapevolezza dell’avvicinarsi del momento di salutare per sempre il suo amato Alfredo e la vita stessa.
Il concerto si è concluso con “Libiam ne’ lieti calici” festosa aria tratta da “La Traviata” eseguita dai tre artisti insieme come in apertura: una conclusione adatta a creare empatia con il pubblico, che ha partecipato al momento di festa interpretato sul palco accompagnando la musica battendo le mani.
Alla fine, c’è chi ha chiesto il BIS. Un importante riconoscimento per questi giovani talenti.
Ph. Credits Roberto Ricci