Alle 17.00 del 18 settembre si inizia alla Casa della Musica con il film iraniano Gabriel di Yousef Kargar.
Di seguito il cortometraggio venezuelano Hoek’s Delta di Vadim Lasca che narra di un incidente: una vittima, tre donne, tre visioni diverse; le musiche sono dell’artista venezuelano José Hoek.
Alle 17.40 si prosegue con Icarus della giovane regista del Marocco Sanaa El Alaoui.
Alle 18.00 Inner self cortometraggio dall’ Iran di Mohammad Hormozi a cui seguirà Prelude del regista spagnolo Adrià Guxens.
Alle 18,15, con la presenza in sala del regista Claudio Pelizzer, verrà proiettato il cortometraggio Isabella, il racconto degli ultimi giorni di vita della marchesa di Mantova, Isabella d’Este, interpretata da Elisabetta Pozzi, che con amore e strenua passione difese il proprio ruolo di donna e di madre, sino all’incontro segreto con “l’altra Isabella”, amante del suo primogenito Federico, Isabella Boschetti.
“Personaggi di questo tipo non possono più esistere.” – afferma Elisabetta Pozzi – “Isabella d’Este è il frutto di una cultura che a quel tempo era per pochi, donna di grande intelligenza e mente illuminata che ha saputo lasciare il segno attraverso grandi opere d’arte che ha commissionato con la consapevolezza di lasciare qualcosa di importante al mondo futuro. Benché io non ami fare cinema o TV, questo lavoro con il regista Pelizzer mi è piaciuto molto e mi ha dato modo di approfondire il personaggio e vivere nei luoghi dove lei stessa ha vissuto”.
Chiuderanno il pomeriggio i film The Other per la regia di Samko Brothers e Vincenzo Vela: il sogno della materia del regista svizzero Adriano Kestenholz. Alle 20.30 VALAN– Valley of Angels del regista ungherese Béla Bagota, che narra di un poliziotto che ha dedicato la sua vita alla ricerca di donne scomparse poiché la sorella, Juli, è scomparsa ventidue anni prima nella loro città natale, Valan, ed ora il ritrovamento di un cadavere lo riporta al labirinto del passato.
Il film festival si conclude sabato 19 settembre al Cinema Astra con due proiezioni di grande importanza: alle 15.30 l’atleta paraolimpico Emiliano Malagoli e il regista Michelangelo Gratton incontreranno il pubblico prima della proiezione del documentario 50000 PASSI.
Emiliano Malagoli, dopo l’incidente in moto in cui ha perso la gamba destra, nella sua seconda vita ha raggiunto il suo primo obiettivo: un grande folle sogno, quello di partecipare alla maratona di New York, il primo italiano con una protesi a farlo.
Un’impresa sportiva che ha voluto condividere con Annalisa Minetti, conosciuta come cantautrice e in realtà anche grande atleta e campionessa paralimpica non vedente, medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Londra.
Alle 17.30, per la regia di Andrey Konchalovskiy verrà proiettato il film
IL PECCATO – IL FURORE DI MICHELANGELO
La storia di Michelangelo Buonarroti: lo scultore aretino, noto e apprezzato più dei suoi colleghi, è chiamato alla corte dei Della Rovere già conteso anche da un’altra famiglia al potere, quella dei Medici di Firenze. L’artista sapeva di essere il più bravo di tutti e non voleva cessare di dimostrarlo. Superbia e avarizia sono quei peccati che portano Michelangelo ai confini della pazzia: tra i vizi recitati da Dante nell’Inferno, che lo scultore conosceva a memoria e da cui era ossessionato. Come era ossessionato dai blocchi di marmo delle alpi Apuane. Una materia “bianca come lo zucchero”, preziosissima, su cui il regista Andrej Konchalovskij si focalizza raccontando il sudore e la fatica dell’estrazione del famoso blocco unico, detto il “mostro” dai prodi cavatori di Carrara, presso la cava di Fantiscritti, oggi Cava Michelangelo.
Ingresso libero a tutte le proiezioni ma obbligatoria la prenotazione al 393 0935075.
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