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Quattro autografi del librettista di Verdi Salvatore Cammarano donati all’Istituto di Studi Verdiani di Parma


Tre lettere e un altro testo autografo di Salvatore Cammarano sono stati donati all’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.

Gli scritti di uno dei più celebri librettisti ottocenteschi, autore tra l’altro della «Lucia di Lammermoor» di Donizetti e stretto e stimatissimo collaboratore di Giuseppe Verdi (per cui firmò «Alzira», «La battaglia di Legnano», «Luisa Miller» e «Il trovatore»), sono degli anni 1838-1840 e, pur non riguardando strettamente il rapporto tra Cammarano e Verdi, sono tuttavia di grande interesse, facendo luce sul lavoro del grande librettista e sull’humus culturale cui il Maestro di Busseto si affacciava sul finire degli anni Trenta.

I quattro autografi sono stati donati dal prof. Fulvio Stefano Lo Presti, studioso donizettiano, collaboratore della Fondazione Donizetti di Bergamo e componente del comitato direttivo della Donizetti Society di Londra.

Le lettere sono indirizzate al musicista Alessandro Nini e riguardano il libretto di «Cristina di Svezia», opera andata in scena al Teatro Carlo Felice di Genova nel 1840, poi musicata anche da Giuseppe Lillo e in questa versione rappresentata al San Carlo di Napoli nel 1841.

«L’Istituto accoglie a braccia aperte la donazione – ha dichiarato il prof. Alessandro Roccatagliati, direttore del comitato scientifico dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani – nuovo motivo di gratitudine nei confronti del dott. Lo Presti che, già in passato, ci aveva donato alcuni preziosi volumi francesi sulla storia di Marie Duplessis, ispiratrice de “La Dame aux camélias” di Dumas. Questi scritti sono tasselli importanti per arricchire il patrimonio manoscritto dell’Istituto (che già comprende il carteggio Verdi-Boito, grazie alla donazione Carandini), e per dare nuova luce a una figura importantissima per Verdi. Proprio riguardo al rapporto tra il Maestro e Cammarano, stiamo lavorando alla riedizione del loro epistolario, integrato con nuove lettere sulla genesi de “Il trovatore”, recentemente emerse da una collezione privata. La loro corrispondenza fa luce sulla concezione creativa del migliore librettista e del migliore operista dell’epoca»

«Sono lettere ancora inedite che ho acquistato dalla raccolta privata del grande collezionista Natale Gallini. – spiega il prof. Lo Presti – Cammarano è stato il librettista più apprezzato della sua epoca: Verdi ebbe, inizialmente, una sorta di deferenza nei suoi confronti e poi instaurò con lui una collaborazione alla pari. Per questo ho pensato fosse giusto donare all’Istituto Nazionale di Studi Verdiani questi testi, che mostrano anche gli sforzi di Cammarano per mantenere una famiglia numerosa. Inoltre, spero che questo piccolo gesto contribuisca ad accendere un riflettore sulla musica di Alessandro Nini, compositore oggi per lo più dimenticato».

Come tutto il patrimonio dell’INSV, i quattro scritti autografi saranno a disposizione degli studiosi per la consultazione.

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