La partita di campionato del Parma Calcio allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona contro la prima squadra della città scaligera, l’Hellas Verona, che tutti i Crociati ricordano più volentieri é l’ultima della Serie A 1996/1997.
Questa gara fu, tra le uniche tre vittorie da noi ottenute su questo campo, dove torniamo domani sera per la 29^ giornata di Serie A Tim 2019/2020, la più significativa.
Grazie a quel successo (1-2), per la prima volta nella nostra storia conquistammo il diritto a disputarela Champions League, il torneo europeo per club più importante.
Non fu semplice, nel piovoso pomeriggio di domenica 1 giugno 1997, battere i mai domi padroni di casa, già matematicamente retrocessi da penultimi insieme al fanalino di coda Reggiana.
I gialloblù veronesi ci diedero filo da torcere. Passarono addirittura in vantaggio (1-0) al 6′ con un gol di Pierluigi Orlandini, un promettente giocatore che nella stagione successiva fu chiamato a indossare la nostra Maglia.
Il possente centrocampista segnò, raccogliendo il pallone che il nostro portiere Gianluigi Buffon respinse su un forte tiro dell’attaccante Filippo Maniero, anch’egli, come il compagno, destinato ad arrivare a Parma nei mesi successivi.
La velocità e la classe di Enrico Chiesanon tardarono a pareggiare i conti. Al 17′ il risultato era già tornato in parità (1-1).
Il nostro attaccante al limite dell’area controllò di destro un lungo lancio in avanti della nostra retroguardia.
Saltò il difensore Sebastiano Siviglia, fece fare un rimbalzo alla palla, che poi, con un delizioso tocco di esternodello stesso piede, depose nella porta dell’Hellas, presidiata dall’ex Marco Landucci.
La gloriosa chiusura spettò alla sua spalla di reparto, Hernan Crespo, l’hombre del gol della Storia Crociata.
La punta argentina, al 63′, trasformò un traversone proveniente dalla fascia destra. Da centravanti di razza pura, piazzato all’interno dell’area piccola, senza esitare di destro controllò e colpì.
Avvenne sotto al settore dei numerosi tifosi parmigiani presenti, che fecero festa grande con tanto di pacifica invasione finale al triplice fischio dell’arbitro Emilio Pellegrino.
Abbracciarono tutti i giocatori e, soprattutto, mister Carlo Ancelotti, il quale indossava l’immancabile cappellino del ventennale dei Boys Parma 1977.
Carletto, che un ventennio prima il vivaio del Parma aveva cresciuto come calciatore, era alla stagione d’esordio sulla nostra panchina.
Dopo un avvio molto faticoso, seppe risollevarsi e fu protagonista di una trionfale cavalcata storica.
Il Parma giunse secondo in classificacon 63 punti, a due lunghezze dalla Juventus Campione d’Italia.
Fu il nostro miglior piazzamento di sempre nella massima categoria, che ci diede la possibilità di partecipare per la prima volta alla Champions League.
La più prestigiosa manifestazione europea per club, proprio dalla successiva annata 1997/1998cominciò a mutare la sua formula.
Potevano accedervi non solo le squadre vincitrici dei rispettivi campionati nazionali, ma pure le seconde classificate degli otto migliori Paesi nel ranking calcistico continentale.
Nella slide: Crespo e Chiesa esultano sotto al Settore Ospiti dello stadio Bentegodi dopo il gol decisivo di Hernan. Nelle foto: i tifosi Crociati (quel giorno fu anche l’ultima volta che le tifoserie di Parma ed Hellas Verona si incontrarono da gemellate).