E’ costellata di svariati bei momenti la Storia Crociata delle sfide di campionato nel nostro stadio Ennio Tardini con l’Fc Internazionale di Milano, uno dei nobili club del calcio italiano.
Nella vigilia odierna estrapoliamo quello goduto venticinque anni fa, che coincise, come l’attuale, con la 28^ giornata di Serie A.
Il Parma, vincendo 3-0, fu il primo avversario a spegnere il cosiddetto “effetto Moratti”, come era stata battezzata all’epoca la magica congiuntura dell’Inter.
Dal giorno dell’insediamento di Massimo Moratti, suo nuovo proprietario e presidente, la squadra meneghina non era ancora stata sconfitta, vantando una tabella di marcia di sei successi e un pareggio.
Sul nostro campo Beppe Bergomi e compagni, che in panchina erano guidati da Ottavio Bianchi, si presentarono trainati dalla carica dell’entusiasmo di cinque vittorie consecutive, benché fossero rimaneggiati a causa di diverse forzate assenze.
Sul nostro fronte la situazione era identica: pure mister Nevio Scala era costretto a disporre sul terreno di gioco uno schieramento incompleto di alcuni elementi. Dino Baggio, per esempio, nella circostanza sin dal fischio di inizio fu spostato da centrocampo in attacco.
La gara fu piacevole ed equilibrata, ma si concluse con un risultato netto e, comunque meritato.
A determinarlo furono due Crociati in particolare: Nestor Sensini, protagonista di una doppietta, e Gianfranco Zola, il cui genio calcistico, nell’occasione, elaborò i due assist per il compagno e una delle sue classiche imparabili punizioni dal limite.
Quella domenica (23 aprile 1995) tutto capitò nel secondo tempo.
Al 54′ il difensore argentino ruppe il ghiaccio (1-0).
Si trovò a tu per tu con il portiere interista Gianluca Pagliuca, grazie a un passaggio in pallonetto che gli servì deliziosamente il fantasista sardo.
Dopo essersi liberato con caparbietà del parmigiano ed ex Giovanni Bia, Nestor infilò in rete calciando di destro.
Sensini mise lo zampino anche nel raddoppio, firmato dal velenoso piazzato calciato di sinistro da Zola al 74′ (2-0).
La sua finta in area, alle spalle della barriera issata dalla retroguardia ospite, ‘disturbò’ ulteriormente la già insidiosa traiettoria, bassa e tagliata, impressa al pallone.
La premiata ditta perpetrò anche il definitivo tris.
All’81′ il ‘gaucho’ finalizzò di testa, raccogliendo con un inserimento puntuale nell’area piccola dell’Inter, una punizione perfetta lì indirizzata dal nostro numero dieci (3-0).
I tifosi Crociati festeggiarono applaudendo pure il ritorno in campo di Tomas Brolin, dopo il grave infortunio che gli era occorso a novembre in una partita della sua Nazionale.
Lo svedese sostituì Zola. Il cambio fece esplodere il Tardini in una generale ovazione dai molteplici contenuti.
Con quella vittoria il Parma, quando mancavano ancora sei turni al termine del campionato, accorciò a otto le distanze dalla capolista Juventus, contro cui di lì a poco conquistò la prima Coppa Uefa del proprio palmares.