Presentato questa mattina 23 giugno presso Ape Museo da Beatrice Baruffini e Alessandra Belledi per l’Associazione Micro Macro Festival in presenza dell’assessore alla Cultura Michele Guerra e di Roberto Delsignore, presidente Fondazione Monteparma il programma di Insolito Festival 2020 che dal 24 giugno al 15 settembre si svolgerà in diversi luoghi della città.
La rassegna di spettacoli, incontri, esplorazioni urbane per adulti e bambini, che punta a rafforzare la relazione tra il teatro e la città, tra un crocevia di pensieri e linguaggi artistici sul mondo e un insieme di spazi urbani che sono soprattutto una comunità di persone.
Un progetto completamente ripensato alla luce degli eventi degli ultimi mesi, un percorso di contaminazione culturale della città fatto di ipotesi di nuovi dialoghi dopo 3 mesi di Lockdown.
Dentro il cambiamento, tra riflessioni ed emozioni che nella forza visionaria degli artisti coinvolti diventa progetto e proposta di condivisione.
Spazi e luoghi inediti dove ‘appoggiare’ un’idea e chiederne complicità al pubblico, sentire e sentirsi anime in cambiamento per inventarsi una strada, insieme.
E per Insolito Festival che da sempre contamina spazi e luoghi e coinvolge al dialogo l’arte con il pubblico, il nuovo progetto 2020 andava ripensato per rappresentare il cambiamento verso il quale, inevitabilmente, si andrà.
Nessuna facile soluzione, ma accenni di ‘possibile’ interpretazione della contemporaneità di un gruppo di artisti di ricerca che tanta poetica bellezza ha regalato negli anni alla città; “una sfida, ma anche un’eccezionale opportunità di racconto che nei tre mesi di stop ci ha permesso un confronto continuo e una rilettura del nostro linguaggio alla luce di un nuovo corso ancora indefinito ma in grande movimento da opporre all’immobilismo nel quale siamo stati costretti”
La natura di Insolito Festival è, infatti, quella di tracciare una relazione profonda e poetica tra tessuto urbano, la sua architettura, le sue periferie e la comunità. In questo contesto si radica l’idea che l’arte e la cultura debbano servire per ridefinire i gesti, le abitudini, i riti per abitare la città, per occuparla e occuparsene virtuosamente.
Diversificata la fruizione di diversi spazi cittadini, in particolare il Giardino Ducale che svelerà tra l’altro al pubblico un nuovo luogo da anni abbandonato come le Serre Petitot, il giardino della spezieria in epoca borbonica, ma anche in luoghi non convenzionali, talvolta periferici (case di quartiere, centri giovani parchi, giardini) anche fuori dal centro storico intrecciando collaborazioni e contaminazioni con altre realtà del territorio.
A partire da questa inclinazione, che volge lo sguardo allo spirito dei luoghi e alle generazioni differenti di cittadini e cittadine di oggi, la settima edizione di Insolito Festival, pur sviluppandosi in continuità con le edizioni passate e custodendone le linee progettuali, si misura coi limiti di un presente completamente mutato, incerto, soggetto a restrizioni e normative. Si è cercato pertanto di indagare come queste nuove modalità di fruizione possano rappresentare un’altra possibilità per riformulare una relazione tra arte, spazio urbano e pubblico.
L’inclinazione primaria del Festival si è quindi concentrata nel promuovere la pluralità dei linguaggi e delle forme di espressione artistica in relazione al presente, alle misure di sicurezza cui attenersi, al distanziamento sociale previsto: teatro a numero chiuso, piccoli formati, performances, danza, laboratori, incursioni ad accesso limitato, arte partecipata, creazioni comunitarie. Per questa profonda ricerca sulle forme teatrali si è voluto dare spazio e visibilità a espressioni artistiche che includano le diverse componenti della comunità territoriale, in particolare delle artiste e artisti professionisti che in questi anni hanno portato avanti una indagine sul territorio, intrecciando competenze, sperimentando azioni sceniche, aprendo all’innovazione per quanto riguarda la relazione con l’ambiente e il pubblico.
In questa settima edizione di Insolito Festival prevalgono creazioni pensate ad hoc, nuove pratiche artistiche di partecipazione comunitaria che prevedono il coinvolgimento attivo della cittadinanza nelle sue diverse componenti intergenerazionali e interculturali.
Tra queste l’Insolito gioco dell’oca a cura di Emanuela Dall’aglio, un piccolo viaggio da agire, dove chi lo compie diventa protagonista che, con la sua mappa, un telefono e qualche metro di spago, interagisce con installazioni e l’ambiente naturale. La voce guida, come oracolo, udibile attraverso dei QRcode posti sulla mappa, accompagna il pubblico nelle tappe interattive, dando modo ai giocatori di interpretare e vivere il gioco intimamente o per piccoli gruppi, ogni qualvolta lo desiderino. Il Giardino Ducale sarà abitato per tutta l’estate dalle strutture e dalle opere, tappe e stazioni, di questa originale rivisitazione dell’antico gioco dell’oca. Le mappe verranno donate alla città da Conad Centro Nord (dal 3 luglio al 15 settembre, Giardino Ducale, luoghi vari).
Anche il progetto Lettere d’amore- il più grande epistolario d’amore della città, a cura di Daniele Bonaiuti e Chiara Renzi, prevede la partecipazione attiva di tutta la città. In questi lunghi mesi di attesa, il ritorno a consuetudini che sembravano dimenticate, come quella di scrivere manualmente lettere d’amore, intese nella loro accezione più ampia, prende forma come atto di creazione comunitaria. I cittadini e le cittadine di Parma saranno invitati a partecipare all’invito di recapitare una lettera scritta a mano per creare un’opera collettiva e poetica capace di fotografare letteralmente un presente in cui la relazione con gli altri ha ora, più che mai, un gran bisogno di cura, di essere ripensata, forse ricostruita.
Dalla raccolta delle lettere pervenute (si potranno inviare dal 6 luglio al 30 agosto all’indirizzo all’indirizzo: Serre Petitot Parco Ducale 33 A – 43125 Parma) sarà allestita nel mese di settembre una mostra unica per la città.
L’arte come tramite per fotografare e restituire visioni e sguardi di una collettività, la nostra, che necessita con urgenza di essere ascoltata, accolta, messa in relazione.
Dalla raccolta delle lettere a quella dei gesti nel Progetto d’arte comunitaria Rent a movement a cura di Elisa Cuppini. Una vera e propria raccolta di gesti donati dai cittadini e cittadine di ogni età che la coreografa Elisa Cuppini cataloga e tradurrà in uno spettacolo di danza che conterrà l’impronta e il senso di tutti i gesti donati. Una mappatura fisica che diventa istantanea, testimonianza e memoria di una città in un momento particolare come questo che stiamo vivendo e che sarà indelebile (raccolta gesti dal 20 al 22 luglio e azione scenica 28 luglio ore 21.30, Giardino Ducale, Serre Petitot).
Nel programma sono inclusi alcuni spettacoli di artisti che si pongono domande importanti su cosa vuol dire oggi incontrarsi e fare teatro in tempo di distanziamento sociale. Tra tutti esemplare è Lapsus urbano- Il primo giorno possibile del gruppo bolognese Kepler-452, uno spettacolo audioguidato per 30 spettatori alla volta che tenta di raccontare e custodire la memoria del presente attraverso la lente di un momento storico di isolamento e privazione che richiede di essere riconosciuto come momento collettivo (9 luglio ore 18 e ore 21.30, Giardino Ducale, Étoile).
Ma anche in DSD Distance Security Dance, un progetto di Yele Canali e Agnese Scotti, si indagano attraverso il movimento le nuove possibilità di agire la scena con i limiti imposti dai recenti regolamenti. DSD è la ricerca, ironica surreale e forzata, degli opportuni sistemi di sicurezza (distanziamento fisico, mascherine, guanti, gel/spray igienizzanti e non solo) che permettono ai due performers di realizzare la loro azione fisica in totale tranquillità per loro e il pubblico (15 luglio ore 21.30, Area Verde Via Pelicelli Centro Giovani Montanara).
Distanza, prossimità, relazione, infanzia si legano in due progetti a cura di Beatrice Baruffini dove lo sguardo dell’infanzia diventa ponte tra le generazioni.
Torna l’installazione sonora Dialoghi dell’infanzia on tour in cui le bambine e i bambini di Parma con le loro parole vivificanti si rivolgono agli adulti per dire loro cosa pensano dei grandi temi: Dio, Madre natura, la morte. Gli spettatori sono invitati a dedicare un tempo all’ascolto, intimo e personale, dei dialoghi, indossando un apposito kit e sedendosi in una delle postazioni dell’installazione (6 luglio, Parco del Naviglio e 26 agosto, Cittadella).
Mi passi la scuola? È un nuovo progetto nato in questi mesi di distanziamento sociale e si compone di un laboratorio dedicato ai bambini che hanno appena lasciato la scuola primaria a cui si chiede di raccontare quali particolari, quali parole, riti, usanze riaffiorano nella memoria dopo questi mesi di assenza. Il laboratorio di teatro servirà per creare un racconto da narrare a piccoli gruppi di bambini più piccoli che per la prima volta a settembre dovranno affacciarsi alla scuola (laboratorio dal 24 giugno all1’luglio e azione teatrale 2 luglio ore 18, Giardino segreto Castello dei Burattini).
Sei sassolini ovvero il peso dell’ingiustizia una creazione per Insolito Festival di Riccardo Reina con Piergiorgio Gallicani che, a partire da “La bilancia dei Balek” di Heinrich Boll, offre ai ragazzi una profonda riflessione sul tema della giustizia: “Quanto pesa la giustizia? Ma la giustizia non ha un peso, si dirà, non si può misurare a chili, come la farina o le patate. La giustizia forse no, ma l’ingiustizia di sicuro sì” (14 luglio ore 18 e ore 21, Villa Ester Casa del Quartiere via costituente e 21 luglio ore 18 e ore 21, Centro La Bula).
Gli spettacoli abbracciano poetiche, generi, linguaggi performativi diversi rivolti a una platea che va dalla prima infanzia come Le nid (8 luglio ore 21, Serre Petitot), di e con Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti, in cui si racconta con il teatro di figura dell’arrivo dell’altro, di una nascita e di un accudire, dell’attesa e della sorpresa e soprattutto dell’inatteso che insegna a crescere.
Apre il festival Parole e sassi, uno spettacolo-laboratorio esclusivamente per bambini e bambine di 8-9-10 anni. La storia di Antigone, antica vicenda di fratelli e sorelle, di patti mancati, di rituali, di leggi non scritte e di ciechi indovini, è stata narrata nei secoli a partire dal dramma scritto dal poeta greco Sofocle nel 440 a.c. Un’attrice (Agnese Scotti), solo con un patrimonio di sassi, la racconta ai bambini e alle bambine di oggi che a loro volta la racconteranno ad altri (29 giugno e 1 luglio ore 17 e ore 19, Giardino Ducale, Biblioteca di Alice).
In un metaforico campo sportivo due uomini scendono in campo per volere vincere e prevalere l’uno sull’altro ma il conflitto si trasforma ben presto in una danza giocosa che oscilla tra la voglia di dare sfogo alla propria aggressività e la spinta naturale alla condivisione: è lo spunto per il nuovo lavoro per ragazzi di Teatrodistinto La rivincita, ideazione e regia Daniel Gol con Patrice Bussy e David Meden (4 agosto ore 21, Giardino Ducale, Serre Petitot).
Marco Baliani è presente al Festival con la sua storica narrazione per ragazzi Frollo, in cui il protagonista della storia è un bambino impastato di pan pepato che un giorno si trova a percorrere un’avventura più grande di lui. “Qui è davvero all’opera un corpo narrante, in continua metamorfosi, lo spettacolo dove ancor più che in Kohlhaas il mio corpo e il mio volto e la mia voce subiscono una impressionante trasformazione, un cartone animato, un fumetto in movimento” scrive Baliani. (2 settembre ore 21, Giardino Ducale, Serre Petitot).
Alcuni lavori si rivolgono invece ad un pubblico di soli adulti come i due corti teatrali che convivono in una stessa serata: Polvere, di e con Giulio Bellotto, Annalisa Esposito regia Riccardo Reina scene e sculture di Christian Zucconi, una riflessione sul tempo e le tracce che lascia e Conchiglie, di e con Jessica Graiani e una marionetta ibrida, una piccola biografia silenziosa di una donna che non ha mai visto il mare (23 luglio ore 21.30, Giardino Ducale, Serre Petitot).
E ancora Shakespearology, ideato e diretto da Sotterraneo, una della compagnie più innovative della scena contemporanea, un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo (4 settembre ore 21, Giardino Ducale, Serre Petitot).
Insolito Festival intende favorire la partecipazione delle fasce più fragili, in particolare bambini e bambine, verso i quali negli anni si è costruita una forte complicità e fiducia, ma anche giovani, nuovi cittadini, famiglie. Il programma è stato pensato per cogliere una pluralità di sguardi, di bisogni, di possibilità di incontro. Molti spettacoli e installazioni prevedono l’ingresso gratuito, per far fronte alle recenti difficoltà economiche in cui versano tante famiglie; per alcuni appuntamenti il biglietto a pagamento va dai 5 euro intero e 3 euro ridotto.
L’immagine di copertina è affidata a un’illustrazione di Andrea Bovaia dal titolo “BagnanteVestitaDiCielo”
INSOLITO FESTIVAL è un’iniziativa dell’Associazione Micro Macro realizzata con il contributo del Comune di Parma e con il sostegno della Regione Emilia Romagna, della Fondazione Monteparma, Conad Centro Nord per Insolito gioco dell’oca.
INSOLITO FESTIVAL ringrazia
Biblioteca di Alice
Castello dei Burattini
Centro Giovani Montanara
Casa del Quartiere – Villa Ester – Asp Ad Personam
Cooperativa La Bula
CEM Lira
Associazione Loft-Libera Organizzazione Forme Teatrali
PROGRAMMA
INFO E PRENOTAZIONI
La capienza degli spazi è limitata e l’organizzazione è costretta a regolamentare gli accessi.
Dove indicata la prenotazione obbligatoria: scrivere una mail a [email protected] o un
messaggio al numero 353 4097421. Indicare nome e cognome delle persone che vorranno partecipare e contatto telefonico.
Per gli spettacoli a pagamento i biglietti saranno disponibili dal 6 luglio sul sito www.vivaticket.it .
Presso i luoghi di spettacolo la biglietteria apre un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni.
Il pagamento potrà essere effettuato solo in contanti.
Biglietti: € 5 intero; € 3 ridotto (under 18)
Per l’entrata alle Serre Petitot accedere da Vicolo Asdente n.9/B.
In caso di maltempo gli spettacoli saranno annullati. Il rimborso dei biglietti acquistati sarà effettuato direttamente tramite vivaticket.
Tutti gli spazi e le rappresentazioni seguiranno il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e distanziamento per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19.
instagram.com/festival_insolito
BagnanteVestitaDiCielo è l’opera di Andrea Bovaia per questa edizione che ne parla così:
“… è una persona che ha visto l’infinito. Per questo spalanca la bocca, è stupore e incapacità di guardare qualcosa che non è in grado di contenere in un solo sguardo”.
Moltiplichiamo gli sguardi allora, Insolito Festival ha bisogno di tutti i vostri occhi.