Terremoti, inondazioni, disastri climatici, grandi epidemie e crolli strutturali negli ultimi anni hanno colpito la Penisola hanno portato alla luce il tema del soccorso animali in situazioni di emergenza.
La Regione Emilia-Romagna, che è purtroppo una delle regioni maggiormente messa a dura prova da continue emergenze, ha siglato un accordo innovativo con il quale ha stabilito una procedura per il soccorso animali in caso di calamità.
L’accordo prevede la collaborazione tra istituzioni, ed è stato sottoscritto in questi giorni, oltre che dal Comune di Parma, anche dai Comuni di Bologna, Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Carpi, Imola, Forlì, Cesena, Ravenna, Rimini, Ferrara dall’Anci Emilia-Romagna, Federazione Regionale Ordini Veterinari e Associazioni di volontariato a tutela degli animali.
“Ritengo che questo Accordo rimarchi una scelta ed un progresso significativo in termini di civiltà e di attenzione al mondo animale da parte della nostra Regione e del nostro Comune. Una scelta che ho condiviso e convintamente sostenuto con la Delibera di adesione che abbiamo approvato in Giunta comunale.”Nicoletta Paci Assessora alla Partecipazione e ai Diritti dei Cittadini con delega al Benessere Animale.
All’indomani delle catastrofi, i soccorsi sul campo si sono trovati ad affrontare non solo la drammatica corsa contro il tempo per salvare le persone. Animali da compagni intrappolati nelle abitazioni, animali da redditto isolati negli allevamenti o vittime del crollo delle strutture. Animali rimasti soli perchè la loro famiglia non esiste più.
Questo ha comportato una riflessione tra gli operatori. Nel caso del terremoto che ha devastato alcune province della nostra regione venne allestito un campo di Protezione Civile con veterinari. associazioni e volontari che si sono dedicati al soccorsi degli animali. Molti animali domestici trovati vaganti e affamati sono stati aiutati, recuperati e riconsegnati ai proprietari.
Proprio in questi mesi durante il lock down Comune di Parma e Protezione Civile hanno attivato un numero di emergenza e hanno assistito famiglie con animali perché colpite dal
COVID19 e seriamente in difficoltà, con numero di accesso al servizio veramente alto e servizi che stanno durando anche in questo momento.
Il testo ha introdotto le procedure e le modalità per le specie di animali d’affezione: dall’evacuazione all’accoglienza o ricoveri temporanei con presidi veterinari mobili in emergenza.
Le operazioni saranno coordinate dal Servizio veterinario delle Ausl competenti in accordo con l’Agenzia regionale di Protezione civile.
Inoltre, sarà costituito un comitato tecnico regionale, composto da rappresentanti di ogni Comune aderente, dai referenti dei servizi veterinari delle Ausl, di Anci e delle Associazioni.
La Ausl dovrà garantire i materiali e la logistica, mentre i comuni dovranno mettere a disposizioni le strutture come canili e gattili per il ricovero degli animali che siano stati trovati vaganti o feriti. Dovranno inoltre essere predisposti dei piani di evacuazione per gli animali.