“Perché scienza e conoscenza sono, da sempre ma in questo preciso momento storico ancor di più, riferimenti e dialoghi indispensabili anche per la politica. E l’Università è da sempre presidio di competenze e punto di riferimento per crescere e arricchire la comunità parmigiana con la sua apertura al mondo intero” così il vicesindaco Marco Bosi chiude il suo intervento di stamattina in Aula Magna dell’Università di Parma in occasione della presentazione del video ‘Parma Città Universitaria’ realizzato nei giorni del lockdown con immagini d’archivio nell’ambito del progetto nato da un accordo tra Università e Comune per rendere Parma una città sempre più a misura di universitari, creando un modello di comunità a dimensione di studente.
https://www.unipr.it/node/28437
“Molto più di una città con l’università”. È il claim con cui si chiude il video.
Un video che vuole raccontare la città e la sua dimensione di vita, universitaria e non, rivolgendosi in primis agli studenti: quelli di oggi, che già hanno scelto Parma, e soprattutto quelli di domani, in particolare i fuori sede.
Nel corso della presentazione sono intervenuti il Rettore Paolo Andrei, il Vice Sindaco Marco Bosi, la Direttrice del CAPAS – Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo Sara Martin e Chiara Vernizzi, Delegata del Rettore all’Orientamento e Vice coordinatrice del Gruppo di lavoro “Parma Città Universitaria”. Con un videomessaggio ha partecipato anche Marilisa Mastrotto, che ha curato montaggio e grafiche.
Il video, realizzato nei giorni del lockdown con immagini d’archivio, è il più recente frutto del progetto “Parma Città Universitaria”, nato da un accordo tra Università e Comune per rendere Parma una città sempre più a misura di universitari, creando un modello di comunità a dimensione di studente.
E non è un caso che anche stavolta, come per la realizzazione del logo di “Parma Città Universitaria”, abbiano lavorato proprio gli studenti, con la supervisione del filmmaker Stefano Cattini e del CAPAS dell’Ateneo, dal 4 giugno partner del progetto: Marilisa Mastrotto, iscritta a Comunicazione e media contemporanei per le industrie creative, ha curato montaggio e grafica, e Mattia Fiandaca, iscritto a Scienze Gastronomiche, è la voce narrante. La voce di uno studente che arriva in città e la vive “dal di dentro”, scoprendone bellezze, ritmi, persone, tradizioni e opportunità.
“Raccontare il concetto di Parma Città Universitaria in modo chiaro, non banale e in soli due minuti era una grande sfida – ha scritto il gruppo di lavoro del video –. Farlo poi durante la chiusura pressoché totale dei luoghi della città e dell’Università poteva complicare ulteriormente le cose.
In ambito creativo però (e il CAPAS appartiene a questo ambito) spesso succede che ostacoli e limitazioni diventino lo stimolo per soluzioni interessanti, liberando il racconto da format o convenzioni preesistenti.
È così che ci siamo lasciati andare, ispirandoci a vecchie foto, al blues, a scarabocchi, a Jack Kerouac e all’amore per la vita, la città e la giovinezza. Beni non scontati che, specialmente in quel momento, avevano per noi un valore assoluto”
Il video, pubblicato sul canale Youtube dell’Università al link https://youtu.be/WvJSosNibY4 e sui siti del CAPAS, di Parma Città Universitaria e dell’Ateneo, sarà veicolato attraverso il web e i social media, e si propone come nuovo biglietto da visita della città e dell’università soprattutto per chi arriva da fuori: per i tanti ragazzi che scelgono di venire a studiare a Parma. L’Ateneo di Parma vanta infatti un indice di attrattività ai vertici in Italia, con quasi il 50% di studenti provenienti da fuori regione.
VIDEOCLIP “PARMA CITTÀ UNIVERSITARIA” – SCHEDA TECNICA
Realizzazione: CAPAS – Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo
Videoateneo / RadiorEvolution
Commissione: Comune di Parma e Università di Parma
Produzione: maggio 2020
Durata: 2’20’’
Formato: Full Hd 16/9
Montaggio e grafiche: Marilisa Mastrotto
Soggetto e testo: Stefano Cattini
Voce narrante: Mattia Fiandaca
Coordinamento: Sara Martin e Stefania Babboni
Con la collaborazione di Alice Gabriellini e Pasquale Draicchio
Fotografie di Marilisa Mastrotto, Maura Castrignanò, Edoardo Fornaciari, Giovanni Calori
Immagini estratte da:
“Università di Parma – Il mondo che ti aspetta” – Prod. LuMeVille
“Campus Scienze e Tecnologie – Benvenuti nel futuro” – Prod. LuMeVille
Archivio fotografico di Ateneo
Archivio fotografico dei lavori realizzati dagli studenti del workshop di fotogiornalismo tenuto da Edoardo Fornaciari per CAPAS
Brano musicale: 7th “Heaven” eseguito da Larry and the Lamplighters
PROGETTO “PARMA CITTÀ UNIVERSITARIA”
Nato nell’autunno 2018, il progetto “Parma Città Universitaria” è arrivato a maggio 2019 a una tappa di rilievo con la sottoscrizione di una convenzione ad hoc tra Ateneo e Comune, per riempire ancor più di sostanza un concetto che non vuole essere solo uno slogan ma pratica concreta. Non tutte le città, infatti, possono vantare il “plus” rappresentato da un’Università: un valore aggiunto indiscusso, sul quale pensare e progettare insieme – amministratori e cittadini – percorsi di futuro.
Per attuare la convenzione è stato istituito un gruppo di lavoro interistituzionale, guidato dal coordinatore Leonardo Spadi, Consigliere comunale incaricato con delega alla Partecipazione Giovanile, ai Rapporti con le rappresentanze Studentesche e al Welfare dello Studente Universitario, e dalla vice coordinatrice Chiara Vernizzi, Delegata del Rettore all’Orientamento.
Ogni giorno oltre 27mila universitari vivono la città e i suoi spazi, e contribuiscono così a costruire la Parma di domani insieme a Comune e Università. Sono loro i primi destinatari del progetto, che ha all’attivo tra le altre cose il ciclo d’incontri “Parma prende la laurea” (sei appuntamenti di discussione per avviare un confronto aperto sulla città di oggi e soprattutto di domani) e il concorso per la creazione del logo di “Parma Città Universitaria”.
Servizi e opportunità per gli studenti, partecipazione, apertura alla cittadinanza, inclusione, integrazione, cultura, sostenibilità alcune delle parole-chiave.