Ancora ottimi risultati per l’Università di Parma nei ranking internazionali.
L’Ateneo conquista il quattordicesimo posto tra le Università italiane nella nuova classifica 2020-2021 del Center for World University Rankings – CWUR, che ogni anno prende in esame 20mila Università di tutto il mondo.
Parma resta così nella top 500 mondiale, classificandosi al 355° posto.
Quattro i parametri presi in esame dal Ranking CWUR:
1) Quality of Education (sulla base del numero di ex-alunni che hanno vinto importanti premi e medaglie internazionali rispetto alla dimensione dell’università)
2) Alumni Employment (sulla base del numero di ex studenti che hanno ricoperto posizioni di CEO nelle migliori aziende del mondo rispetto alle dimensioni dell’università)
3) Quality of Faculty (sulla base del numero di accademici che hanno vinto importanti premi e medaglie internazionali)
4) Research Performance (sulla base degli studi pubblicati e delle citazioni)
Nel ranking 2020-2021 l’Università di Parma riporta risultati significativi nella Quality of Education, dove è al 300° posto nel mondo, e nella Quality of Faculty (90° nel mondo).
Recente piazzamento di rilievo anche in THE Impact Rankings 2020, classifica sviluppata da Times Higher Education che punta a misurare il successo degli atenei negli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) delle Nazioni Unite.
768, da 85 paesi, gli Atenei che hanno partecipato al ranking. L’Università di Parma si colloca a livello complessivo nella fascia 201-300, sesta tra gli Atenei italiani in classifica.
L’Ateneo ha ottenuto i risultati migliori su due obiettivi specifici: SDG3 – Good Health and Wellbeing, dove è all’83° posto e SDG16 – Peace, Justice and Strong Institutions, dove è al 97° posto.
Parma resta inoltre in classifica, dopo l’ingresso dello scorso anno, nella prestigiosa QS World University Rankings, dove si mantiene nella fascia 801-1000 a livello mondiale.
“La performance registrata conferma ancora una volta che gli sforzi della comunità accademica vanno nella direzione giusta – commenta il Rettore Paolo Andrei -. Un lavoro corale, quello messo in campo, che pone sempre al centro lo studente, vero protagonista della realtà universitaria, con l’obiettivo di prepararlo ad affrontare al meglio le sfide presenti e future. Sfide che l’Ateneo stesso sta cogliendo nel segno dell’impegno, della qualità e, non da ultimo, della sostenibilità. Non posso quindi che accogliere con soddisfazione questi risultati positivi che ci incoraggiano a proseguire nella strada intrapresa, consapevoli che si può, e si deve, fare sempre meglio”.
Da segnalare anche i piazzamenti di rilievo registrati nell’University Report 2020 realizzato dall’Osservatorio JobPricing, dove l’Università di Parma si colloca al sesto posto tra gli Atenei statali italiani per la retribuzione media dei laureati nel primo decennio dal conseguimento del titolo e al quarto per l’incremento della retribuzione nella carriera lavorativa.