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Centro Diurno a domicilio: per i comuni della Pedemontana il welfare direttamente a casa degli ospiti


Pedemontana Sociale, l’azienda del welfare, lancia la nuova forma di assistenza per gli anziani più fragili. Il presidente Leoni: «Nuove modalità e nuovi progetti per non lasciare indietro nessuno»

Se l’ospite non può andare al Centro diurno, il Centro diurno va dall’ospite.

In tempi di Coronavirus, peraltro così crudele verso i cittadini più anziani, oltre al servizio di assistenza domiciliare gestito dalla cooperativa accreditata AuroraDomus, che non ha mai smesso di funzionare, Azienda Pedemontana Sociale ha messo in campo una nuova modalità per garantire alle famiglie dei “nonni” e delle “nonne” di poter usufruire dell’importante servizio, ancora sospeso in virtù delle norme anticontagio varate dal Governo e Regione: il “Centro diurno a domicilio”.

Da qualche giorno, le assistenti sociali e gli operatori sanitari di Pedemontana Sociale hanno iniziato ad andare direttamente a casa degli ospiti che già prima del lockdown frequentavano i Centri diurni per anziani di Collecchio, Basilicanova e Traversetolo, gestiti dall’azienda del welfare che opera nei cinque comuni dell’Unione Pedemontana, garantendo servizi assistenziali di qualità in forma individuale, così come la socializzazione, il monitoraggio e stimolazione cognitiva, anche in relazione ai nuovi bisogni emersi nel corso dell’emergenza sanitaria.

Un’importante e innovativa opportunità che può essere richiesta dalle famiglie, e anche su indicazione delle assistenti sociali, rivolta ad un’utenza potenziale di un centinaio di anziani in condizioni di fragilità, complementare rispetto all’assistenza domiciliare.

Il servizio di “Centro diurno a domicilio” proseguirà fino al prossimo 31 luglio, ma verrà comunque prorogato fino a quando non sarà possibile riaprire i Centri diurni veri e propri.

«Si tratta di un ulteriore segnale di attenzione verso i nostri anziani, le persone che più di altri hanno sofferto l’emergenza Coronavirus, dal punto di vista psicologico, sociale ma anche sanitario – sottolinea il presidente di Pedemontana Sociale e sindaco di Felino Elisa Leoni –. In questi mesi abbiamo dovuto individuare nuove forme di sostegno alternative a quelle tradizionali, come i progetti e l’assistenza per i disabili a distanza.

Modalità innovative che per la nostra azienda non sono più un’eccezione e che rappresentano la forza del “Sistema welfare” dell’Unione, sempre più caratterizzato dalla capacità di inventare modalità e progetti a favore dei nostri cittadini più deboli. Un sistema che, e ne siamo orgogliosi, non lascia mai indietro nessuno – conclude Leoni –, nemmeno nei momenti più difficili come quello che stiamo vivendo».

 

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