Un confronto costante per arrivare preparati alla riapertura, proponendo soluzioni e procedure concrete, nel totale rispetto della nuova normativa obbligatoria in materia di sicurezza.
È questa la strada intrapresa dai trenta soci del Parma Quality Restaurants, che nel momento del lockdown hanno continuato a lavorare e a incontrarsi virtualmente attraverso riunioni online e telefonate, per stilare un protocollo interno utile a una ripartenza in totale sicurezza, con modalità operative pratiche e chiare che riguardassero la gestione dello staff, l’accoglienza del cliente e la comunicazione verso l’esterno.
Da questo confronto quotidiano, mediato dalla consulenza della dottoressa Luana Giusti, specialista ispezione alimenti O.A., è stato individuato un vademecum con le regole da seguire per applicare il Protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 del 14 marzo 2020, Protocollo del 14 marzo 2020 e Protocollo della Regione Emilia Romagna relativo all’attività di somministrazione alimenti e bevande, chetutti i ristoranti del consorzio si sono impegnati a rispettare.
Un’azione condivisa e trasparente, riassunta in 12 punti per spiegare al clienti come ospitalità e sicurezza siano criteri imprescindibili per la ripartenza dell’attività lavorativa che gradualmente, dal 18 maggio al 1° giugno, ha riguardato tutti isoci del Parma Quality Restaurants, che con soddisfazione sono ritornati nelle loro cucine e nelle sale dei ristoranti, dall’Appennino alla Bassa Parmense, passando per la città.
Solo per citarne alcune, le regole individuate riguardano: dal favorire le prenotazioni orarie per evitare attese inutili al clienti, alla scelta di soluzioni digitali o usa e getta per i menù; dalla pulizia dei tavoli con cambio tovaglie ad ogni rotazione dei clienti, al distanziamento fra tavoli tale da garantire almeno 1 metro fra commensali di postazioni diverse; dall’uso di mascherine per il personale di cucina e sala al monitoraggio della salute del personale all’ingresso.
«Si tratta logicamente di misure che rispecchiano in pieno le direttive nazionali e regionali e che sono frutto di un lungo percorso che ha messo attorno a un tavolo, seppur virtualmente, tutto il gruppo del Parma Quality Restaurants, ancora prima che fossero presentate le linee guida ufficiali – spiega il presidente Andrea Nizzi -. Fra i presupposti del nostro consorzio c’è la collaborazione e il lavoro di squadrae questa imprevedibile situazione che siamo stati costretti ad affrontare, ha dimostrato che insieme è più facile rialzarsi e che aiutandosi a vicenda le difficoltà non sono insormontabili. Proprio per questo, siamo sempre aperti al dialogo con gli altri colleghi, mettendo a disposizione di tutti il disciplinare redatto».
«Fin da subito è stato chiaro che la riapertura non sarebbe stata facile, che occorreva rimboccarsi le maniche e porre al primo posto la sicurezza come valore base per avere fiducia dagli ospiti – prosegue Nizzi -. E questo protocollo ne è la dimostrazione. Vuole diventare una specie di garanzia in più per i clienti che stanno tornando a vivere l’esperienza ristorativa nei nostri locali e che giustamente chiedono garanzie di qualità nell’accoglienza, unite al piacere del magiare fuori casa».