di Titti Duimio
Il Complesso Monumentale della Pilotta riprende il suo dialogo con la città iniziato dal direttore Simone Verde per mettere in risalto il ruolo delle opere collezionate con il mondo dell’arte e del pensiero contemporaneo.
Un percorso di avvicinamento tra passato e presente iniziato tre anni fa con la riapertura di spazi e di racconti antichi in perfetta armonia e continuità con la contemporaneità, un progetto studiato per rendere l’arte, oltre che ideale, un polo tangibile di condivisione, di comunione e soprattutto di dialogo nel presente, culminato nella spettacolare istallazione luminosa di Maurizio Nannucci nel cortile della Pilotta lo scorso novembre (“Time Present and Time Past are both perhaps present in Time Future”) che segnava il tempo del nuovo corso della cultura cittadina in vista del tanto atteso 2020.
E il filo del discorso, bruscamente interrotto dall’emergenza sanitaria, torna nella mostra inaugurata oggi in Pilotta ‘FORNASETTI Theatrum Mundi’.
L’esposizione è un vero e proprio viaggio stratificato tra classico e moderno, tra passato e presente, la cui curatela è di Barnaba Fornasetti, Direttore Artistico dell’Atelier milanese, di Valeria Manzi, co-curatrice delle attività culturali e Presidente dell’associazione Fornasetti Cult, e del direttore del Complesso Monumentale della Pilotta Simone Verde, con l’intento di rigenerare il patrimonio classico e classicità dell’istituto museale autonomo parmigiano, attraverso la ripresa intellettuale che ne ha fatto uno dei maestri indiscussi del design contemporaneo.
“L’idea è quella del ‘Theatrum Mundi’ e cioè la ricostruzione enciclopedica del reale attraverso gli strumenti della conoscenza, la realtà in tutte le sue sfaccettature declinate ognuna in un tema grazie all’opera poliedrica di Fornasetti” dice il direttore Simone Verde in apertura-“Un vero e proprio “Theatrum” nel significato cinquecentesco, dunque, che declina nell’infinita varietà del mondo l’enciclopedica unitarietà del sapere a cui aspirava il classicismo, sia rinascimentale che settecentesco e, grazie alla chiave ludica di Fornasetti, anche contemporaneo.”
Si parte dalla Biblioteca Palatina, luogo cinquecentesco di raccolta del sapere e di riflessione che accoglie la parte intellettuale della mostra con 25 teche in cui sono esposti oggetti d’uso comune in dialogo con i segni del passato contenuti nella collezione della Pilotta e che saranno poi sviluppati lungo tutto il percorso.
Ammirata l’infilata della Galleria dell’Incoronata, entra nel cuore del teatro Farnese, capolavoro dell’architettura seicentesca costruito nel Complesso sul modello del teatro classico, la stessa struttura architettonica da cui nasce l’idea del Theatrum Mundi formulata dal retore neoplatonico Giulio Camillo (1480-1544).
L’utopia di Camillo collocava all’interno del teatro vitruviano figure e simboli disposti secondo un ordine preciso, con l’idea che questo funzionasse come una sorta di mente artificiale, attribuendo all’immaginazione la facoltà di comprendere, ricostruire e interpretare il mondo.
Un’idea profondamente affine alla creatività di Fornasetti.
Seguendo il filo rosso tracciato da queste affinità elettive, la mostra dissemina tra le collezioni della Pilotta centinaia di opere dell’Atelier, accompagnate da brevi testi esplicativi e da citazioni scelte di altri autori che offrono suggestioni e chiavi di lettura.
“Fornasetti Theatrum Mundi” dimostra dunque la profondità e l’universalità della rigenerazione contemporanea delle forme del classicismo in un arguto contrappunto tra le invenzioni di Fornasetti e le collezioni e gli spazi di uno dei più importanti musei italiani ed europei.
FORNASETTI
Theatrum Mundi
Centinaia di creazioni dell’atelier fondato da Piero Fornasetti in dialogo con le collezioni della Pilotta per raccontare la classicità attraverso la lente del design contemporaneo
dal 3 giugno 2020 al 14 febbraio 2021
Complesso Monumentale della Pilotta
Piazza della Pilotta 15, Parma
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