Quali saranno gli impatti del COVID-19 sulla vita quotidiana degli studenti universitari a Parma, di qui in poi? Come cambieranno le loro abitudini? Quali servizi saranno più necessari? E come si modificheranno città e università sulla base delle nuove esigenze? Le domande, nella diffusa consapevolezza che “non sarà più come prima”, sono quelle che si pongono tutti, all’esordio della fase 2 e guardando con fiducia e attesa alla fase 3, nella speranza di lasciarsi presto alle spalle l’emergenza.
Il Consiglio degli Studenti dell’Ateneo, presieduto da Yuri Ferrari, ha pensato di porre queste e altre domande ai vertici del Comune e dell’Università di Parma, due realtà già unite in un percorso di collaborazione che in questi anni ha dato vita, tra l’altro, al progetto “Parma Città Universitaria”.
Saranno infatti il Sindaco Federico Pizzarotti e il Rettore Paolo Andrei i protagonisti di “Parma, presente e futuro della Città e dell’Università”, intervista in diretta che si svolgerà giovedì 14 maggio alle 18 sul profilo Facebook dell’Università. A fare da moderatore/intervistatore dell’incontro tra Rettore e Sindaco sarà il Presidente del Consiglio degli Studenti Yuri Ferrari, che porrà a entrambi alcune domande specifiche più una finale di prospettiva ampia.
I vertici di Comune e Università saranno chiamati a riflettere su diversi temi, che prenderanno spunto dall’emergenza Coronavirus e da lì allargheranno l’orizzonte al futuro prossimo e più in là ancora.
Per l’Università si spazierà dalle borse di specializzazione ai supporti informatici per le attività a distanza, assolutamente necessari per partecipare alla vita accademica in questo periodo (lezioni ed esami on line), dalle agevolazioni per le tasse alla didattica nel prossimo anno accademico.
Per il Comune, tra i temi sul tavolo, i progetti su alloggi/affitti per gli studenti e sul trasporto pubblico locale (abbonamenti per studenti e altro), Parma 2020 e la vita culturale della città nel dopo coronavirus, le azioni dell’Amministrazione nell’emergenza COVID-19 (dai buoni spesa ai dispositivi di protezione individuale come le mascherine).
In chiusura, per Sindaco e Rettore, una domanda su come immaginano università e città nel futuro più prossimo, a partire dalla fase 3 del post-epidemia.
IL PROGETTO PARMA CITTÀ UNIVERSITARIA
“Parma Città Universitaria” è nato da un accordo tra Università e Comune per rendere Parma una città sempre più a misura di universitari, creando un modello di comunità a misura di studente.
Il progetto, nato nell’autunno 2018, è arrivato a maggio 2019 a una tappa di rilievo con la sottoscrizione di una convenzione, per riempire ancor più di sostanza un concetto che non vuole essere solo uno slogan ma pratica concreta. Non tutte le città, infatti, possono vantare il “plus” rappresentato da un’Università: un valore aggiunto indiscusso, sul quale pensare e progettare insieme – amministratori e cittadini – percorsi di futuro.
Per attuare la convenzione tra Ateneo e Comune è stato istituito un gruppo di lavoro interistituzionale ad hoc, guidato dal coordinatore Leonardo Spadi, Consigliere comunale incaricato con delega alla Partecipazione Giovanile, ai Rapporti con le rappresentanze Studentesche e al Welfare dello Studente Universitario, e dalla vice coordinatrice Chiara Vernizzi, Delegata del Rettore all’Orientamento.
Ogni giorno circa 27mila universitari vivono la città e i suoi spazi, e contribuiscono così a costruire la Parma di domani insieme a Comune e Università. Sono loro i primi destinatari del progetto, che ha all’attivo tra le altre cose il ciclo d’incontri “Parma prende la laurea” (sei appuntamenti di discussione per avviare un confronto aperto sulla città di oggi e soprattutto di domani) e il concorso per la creazione del logo di “Parma Città Universitaria”.
Servizi e opportunità per gli studenti, partecipazione, apertura alla cittadinanza, inclusione, integrazione, cultura, sostenibilità alcune delle parole-chiave.