Festival Verdi Home Streaming prosegue la propria programmazione dal 20 aprile al 3 maggio 2020con 5 ulteriori titoli del catalogo verdiano proposti gratuitamente al pubblico su teatroregioparma.it grazie alla collaborazione di Unitel, Dynamic e OperaVision e in condivisione con il portale culturale Parma Ritrovata del Comune di Parma, di quello della regione Emilia-Romagna, degli Istituti Italiani di Cultura all’estero e delle numerose Ambasciate internazionali che si sono fatte promotrici del progetto. 18 produzioni in full HD di altrettante opere, tra i titoli di maggior successo prodotti e rappresentati nelle ultime 15 edizioni del Festival Verdi, nella versione originale con sottotitoli in italiano.
I Vespri siciliani (in programma il 20 aprile 2020 ore 20.00 disponibile fino alle ore 24.00 del 21 aprile 2020) sono presentati nella versione creata per il Festival Verdi 2010 con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, e con la direzione musicale e la concertazione di Massimo Zanetti, alla testa dell’Orchestra del Teatro Regio di Parma e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani.
Leo Nucci (Guido di Monforte), Fabio Armiliato (Arrigo), Daniela Dessì (La duchessa Elena), Giacomo Prestia (Giovanni da Procida) guidano un cast d’eccezione che si compone inoltre di Dario Russo (Bethune), Andrea Mastroni (Vaudemont), Adriana di Paola (Ninetta) e Raoul D’Eramo (Danieli), Roberto Jachini Virgili (Tebaldo) Alessandro Battiato (Roberto) e Camillo Facchino (Manfredo).
Giovanna d’Arco (in programma il 22 aprile 2020, ore 20.00 e disponibile fino alle ore 24.00 del 23 aprile 2020), fu l’opera che inaugurò il progetto Maestri al Farnese per il Festival Verdi 2016 e debuttò nell’allestimento firmato da Saskia Boddeke e Peter Greenaway.
In scena nel secentesco teatro ligneo Vittoria Yeo (Giovanna), Luciano Ganci (Carlo VII), Vittorio Vitelli (Giacomo) debuttanti nel titolo, insieme a Gabriele Mangione (Delil) e Luciano Leoni (Talbot), guidati da Ramon Tebar, per la prima volta al Festival Verdi, alla testa dell’orchestra I Virtuosi Italiani e del Coro del Teatro Regio preparato da Martino Faggiani.
Accanto alla protagonista, nell’allestimento con le scene di Annette Mosk, i costumi di Cornelia Doornekamp, le luci di Floriaan Ganzevoort, le proiezioni a cura di Peter Wilms e Elmer Leupen, le danzatrici Linda Vignudelli e Lara Guidetti – che firmò le coreografie – interpretano l’anima innocente e guerriera di Giovanna.
Secondo titolo del catalogo verdiano e unica incursione nell’opera buffa ‘Un giorno di regno’ (trasmessa il 25 aprile 2020 ore 20.00 e disponibile fino alle ore 24.00 del 26 aprile 2020) sarà presentato nel fortunatissimo spettacolo, registrato nella Stagione Lirica 2010, che il regista Pier Luigi Pizzi creò per il Teatro Regio di Parma in un allestimento che si avvale delle luci di Vincenzo Raponi e delle coreografie di Luca Veggetti.
Donato Renzetti sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio di Parma, quest’ultimo preparato da Martino Faggiani.
Accanto alla carismatica Anna Caterina Antonacci nelle vesti della Marchesa del Poggio cantano Alessandra Marianelli (Giuletta di Kelbar), Paolo Bordogna (Il signor La Rocca), Guido Loconsolo (Stanislao re di Polonia), Ivan Magrì (Edoardo di Sanval), Andrea Porta (Il barone di Kelbar), Ricardo Mirabelli (Il conte d’Ivrea) e Seung Hwa Paek (Delmonte e Un servo).
Jérusalem (in programma il 28 aprile 2020, ore 20.00 e disponibile fino alle ore 24.00 del 29 aprile 2020), primo grand opéra verdiano, ha inaugurato il Festival Verdi 2017 nell’allestimento di Hugo de Ana, che ne firma regia, scene, costumi, con le luci di Valerio Alfieri e le coreografie di Leda Lojodice.
Sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, Daniele Callegari ha diretto la partitura nell’edizione critica a cura di Jürgen Selk, eseguita allora in prima assoluta.
Interpreti Ramón Vargas (Gaston), Pablo Gálvez (Le comte de Toulouse), Michele Pertusi (Roger), Annick Massis (Hélène), Valentina Boi (Isaure), Deyan Vatchkov (Adhémar de Monteil), Paolo Antognetti (Raymond), Massimiliano Catellani (L’émir de Ramla), Matteo Roma (Un officier de l’émir), Francesco Salvadori (Un hérauld, Un soldat).
È Robert Wilson a firmare l’allestimento di Le Trouvère ( sarà trasmesso il 2 e 3 maggio 2020, ore 20.00) che ha debuttato al Festival Verdi 2018.
Sul podio, Roberto Abbado, al suo debutto quale Direttore musicale del Festival, guida Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, maestro del coro Andrea Faidutti, dirigendo la partitura nell’edizione critica curata da David Lawton ed eseguita allora in prima assoluta.
Protagonisti in scena Roberta Mantegna (Léonore), Nino Surguladze (Azucena), Tonia Langella (Inés), Giuseppe Gipali (Manrique), Franco Vassallo (Le Comte de Luna), Marco Spotti (Fernand), Nicolò Donini (Un vieux Bohémien) e Luca Casalin (Un Messager).
L’opera, realizzata in collaborazione con il Complesso Monumentale della Pilotta, completa il progetto triennale Maestri al Farnese inaugurato nel 2016 da Peter Greenaway con Giovanna d’Arco e proseguito nel 2017 con Stiffelio di Graham Vick.
Le Trouvère è realizzato in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Bologna e Change Performing Arts.
Il team creativo è completato da Nicola Panzer (co-regia), Stephanie Engelin (collaboratore alle scene), Solomon Weisbard (collaboratore alle luci), Julia Von Leliwa (costumi), Manu Halligan (make-up), Tomer Jeziorski (video), José Enrique Macián (drammaturgia), Giovanni Firpo (assistente alla regia).