Venerdì 31 gennaio alle ore 18 al Convitto Nazionale Maria Luigia si terrà la presentazione del romanzo di Francesca Dosi “La bellezza ferita” ed. Ensamble.
Introdurranno la serata il rettore del Convitto, Adriano Cappellini e l’editore di Ensemble, Matteo Chiavarone.
Condurrà il dialogo con l’autrice la collega e amica Caterina Musacchio, mentre Andrea Bersellini e Mario Laudato si alterneranno nella lettura di alcuni estratti del romanzo.
«L’Inferno sono gli altri» scriveva Jean Paul Sartre. Perché negli occhi degli altri si vede la propria immagine riflessa, si scorgono ferite che non si vorrebbe vedere, si è costretti a riconoscere, nel proprio stare al mondo, l’inadeguatezza, l’imbarazzo di vivere, le pose grottesche di un attore involontario.
La bellezza di Guillaume D. ha una ferita da cui è difficile distogliere lo sguardo: è il suo cognome, quello di un padre famoso, icona del cinema francese e mondiale, immagine insuperabile di forza, di successo, di virilità. Guillaume è un poeta.
È un uomo generoso, sensibile, delicato; è diverso dal padre, ma la sua somiglianza con lui lo condanna a fuggire da se stesso, dal suo corpo che lo accusa, e che diventa perciò oggetto di martirio. Guillaume si perde e si ritrova, cerca aiuto nel vino, nella droga, sempre alla ricerca del dolore, della perdita di sé, di una semplicità di sguardo che è la sua.
In un romanzo dalle forti componenti autobiografiche, l’artista Francesca Dosi ci racconta del suo rapporto con Guillaume Depardieu, dell’affinità elettiva che ha legato i loro percorsi artistici, della giovane promessa di un amore.