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12 dicembre-Alla Casa della Musica omaggio al compositore Mario Castelnuovo-Tedesco: da Firenze a Hollywood una vita di musica


Giovedì 12 dicembre
, alle 20.30, la Sala dei Concerti della Casa della Musica di Parma ospiterà il concerto-conferenza, ad ingresso gratuito, intitolato Omaggio a Mario Castelnuovo-Tedesco e promosso dall’Università Popolare di Parma, con il sostegno della Fondazione Ceis e dell’ Associazione Casaperta.

Ottanta anni fa, nel luglio del 1939, Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze 1895 – Beverly Hills 1968) partiva da Trieste con la sua famiglia sulla nave Saturnia diretta a New York.

Le leggi per la “difesa della razza”, promulgate nell’anno precedente, negavano a molti italiani di origine ebraica i diritti fondamentali e addirittura espellevano i bambini dalle scuole pubbliche. Così Mario scrive nella sua bellissima autobiografia “Una vita di musica”:

All’età di quarantaquattro anni, la mia carriera di successo è stata interrotta e l’edificio che ho costruito con tanta pazienza è stato distrutto per decreto con un solo colpo di penna.

Egli fu allievo e poi amico di Ildebrando Pizzetti, ebbe frequenti rapporti con Arturo Toscanini, Gabriele D’Annunzio, Giacomo Puccini, il chitarrista Andrés Segovia, il violinista Jascha Heifetz.

La sua produzione musicale è vastissima, ma non poca parte di essa è ancora non pubblicata o non eseguita. Molte delle sue opere hanno testi letterari, di tante lingue ed epoche diverse. Shakespeare fu l’autore da lui più amato, con una predilezione che ci ricorda quella nutrita da Giuseppe Verdi.

Egli affrontò con successo molti generi musicali: canto, coro, concerto, opera, per quasi tutti gli strumenti, seppure oggi sia noto soprattutto per la chitarra. Per mantenere la famiglia, lavorò per molti anni per la Metro Goldwin Mayer, componendo le colonne sonore di molti film e facendo scuola a giovani come André Previn, Henry Mancini e John Williams, nonostante ciò scrive: “nella mia vita artistica l’esperienza cinematografica non rappresenta più di un centesimo”.

I critici e gli storici della musica dibattono se Mario Castelnuovo-Tedesco debba essere considerato, per il suo stile, un esponente del neoromanticismo o dell’impressionismo, egli però non amava le classificazioni e gli “ismi” e pensava che la musica deve essere intimamente connessa con la vita e parlare ai sentimenti.

Già nell’autunno del 1939 M.C.T. a New York compose il concerto n.ro 3 per violino e pianoforte, sull’onda emozionale del dramma dell’esilio, opera che fu pubblicata soltanto due anni fa ed eseguita per la prima volta a Milano nel novembre dello scorso anno.

Il progetto di questa serata prende le mosse proprio dal Concerto n.3, mai ascoltato in pubblico a Parma, al quale si aggiunge l’esecuzione di altri brani significativi, tra i quali una canzone inedita, al fine di presentare una parziale panoramica della vasta e poco conosciuta opera del compositore. La musica sarà accompagnata da una narrazione e da brevi letture tratte da “Una vita di musica”.

Giulia Zaniboni, voce solista

Beatrice Marozza, violino

Agnese Ferrari, pianoforte

Gli allievi del Liceo Musicale “Attilio Bertolucci”:

Daniel Daiu, chitarra

Martina Maselli, flauto

Deniz Mastropietro, chitarra

Giovanni Campanini, presentazione e letture

Per informazioni:

Casa della Musica, Piazzale San Francesco 1, 43121 Parma, tel. 0521-031170

email [email protected]

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