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Il Tempo delle Ombre-La modernità del tempo nell’orologio solare di Piazza Garibaldi nel libro di Lorenzo Pozzi

Giovedì 28 novembre all’Ape Museo di via Farini è stato presentato il volume ‘Il Tempo delle Ombre-Guida alla lettura dell’orologio solare di Piazza Grande odierna Piazza Garibaldi’ nuova edizione rivista e rinnovata del libro di Lorenzo Pozzi, professore in diverse scuole della città e docente della cattedra di Logica dell’Università di Parma, uscito nel 1995.

La ristampa ripropone integro lo scritto di L. Pozzi con nuove immagini di Federico M. Picciani e una preziosa introduzione di Albero Siclari che indaga l’aspetto più squisitamente filosofico del lavoro del collega ed amico ed un racconto inedito dello scrittore Pietro Ronchini dal titolo ‘Meridiana, un invito a perdersi tra i tesori di Parma’

L’intento è sicuramente quello di restituire alla città di Parma il libro che spiega ed illustra il funzionamento dell’orologio solare della città che ha il merito di essere uno dei più grandi e precisi documenti dell’apparente moto del sole ai tempi di Maria Luigia.

L’orologio solare fu costruito, infatti, per volere di Maria Luigia nel 1829 quando già esisteva un ben funzionante orologio meccanico; la decisione della Duchessa incuriosì ed appassionò l’autore che provó un grande fascino nel considerare la prospettiva di vivere al passo del tempo che l’orologio solare indica.

Il volume, non a caso presentato in occasione dell’apertura dell’anno che ci vede Capitale della cultura con il claim vincente ‘la cultura batte il tempo,- dice Cristina Guerranti in apertura di presentazione-affronta la propettiva del Tempo che torna su se stesso, un Tempo scandito dagli eventi cosmici e al quale corrispondono i pleniluni, i solstizi e gli equinozi, un tempo dettato da ritmi naturali.

Se l’orologio meccanico ci rende registi dello scorrere dell’organizzazione temporale, seguendo la lettura dell’orologio solare con le due meridiane, una del tempo vero e una del tempo medio, ci si trova in accordo con il ritmo delle stagioni, con i l movimento dei pianeti, le ore di alba e tramonto e le costellazioni zodiacali, per riconoscere l’importanza della dimensione naturale di cui sempre siamo parte.

Con l’incombente problema della sostenibilità del pianeta e i conseguente allarmi climatici siamo tenuti oggi, in ogni parte del mondo, ad avere uno sguardo più attento e gesti più consapevoli al fine di alleviare le sofferenze della natura e, a questo proposito, il tempo indicato dall’all’orologio solare ci appare di una modernità assoluta.

Nel 1995 quando il libro fu pubblicato la prima volta forse non c’era ancora una diffusa consapevolezza di quanto l’individuo si fosse allontanato dai ritmi e dal rispetto della terra che abita, oggi non vi è scuola dove non si trattino argomenti legati a queste problematiche.

Si familiarizza con un concetto che vede l’uomo partecipe dell’universo e non sopra ogni cosa; per questo l’individuo pone l’attenzione a ciò che lo nutre, si alimenta seguendo il ritmo delle stagioni, riconsidera l’idea di consumo e sfruttamento del suolo così come la possibilità di avere più tempo per vivere a contatto con la radice del proprio essere.

Forse Maria Luigia aveva intuito che oltre all’orologio meccanico vi fosse bisogno di un orologio solare? Sicuramente Lorenzo Pozzi ha avuto un intento filosofico e pedagogico nell’affrontare calcoli e studi di astronomia in perfetta linea con la sua analisi di rigore logico che ha caratterizzato la sua intera vita professionale.

Nelle pagine del libro troviamo curiosità ed un’attenta cronaca di come vennero condotti i lavori da cui si riesce a delineare lo spessore culturale e umano dell’autore che tra racconto e dettagli scientifici offre un saggio sul funzionamento dell’orologio solare ma anche profondi spunti di riflessione sul concetto del tempo e dell’uomo che lo vive.

Il racconto aggiunto in questa seconda edizione Pietro Ronchini, scrittore parmigiano, aggiunge valore e un’ulteriore indicazione del concetto del tempo attraverso il racconto di angoli preziosi di bellezza della città.

Durante l’incontro l’attore Adriano Engelbrecht ha letto alcuni brani del libro

Presenti all’incontro: Roberto Delsignore – Presidente Fondazione Monteparma Cristina Guerranti Presidente Associazione Focus Comunicazione Pietro Ronchini – scrittore

Alessio Alberini – studioso sostenibilità ambientale e formatore

Giovanni Brunazzi – Dirigente scolastico Liceo Scientifico Giacomo Ulivi

Ph. Credit Federico M. Picciani

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