Presentata oggi 26 novembre la terza delle open call del Dossier di Parma 2020, “Temporary Signs”, promossa dal Comune di Parma in partnership con l’assocazione GAI – Giovani Artisti Italiani, e con la collaborazione di BJCEM (Biennale des jeunes créateurs de l’Europe et de la Méditerranée) e rivolta ad artisti under 35 su tutto il territorio nazionale.
“Dalle open call può arrivare l’imprevisto, il guizzo creativo che esce dagli schemi e provoca curiosità-dice Michele Guerra-e i segni d’arte contemporanea creano sempre dibattito e confronto. Questa, quindi è una opportunità significativa per i giovani artisti di reinterpretare luoghi dei quartieri della nostra città e offrire uno sguardo rinnovato non solo al centro ma anche e soprattutto alle periferie. Una call che abbiamo voluto e costruito insieme a Gai, nell’ambito di quel sistema di collaborazioni che stiamo creando e che saranno una preziosa eredità per il futuro soprattutto per le periferie della città”
“Oggi presentiamo – ha detto Marco Giusta, presidente del GAI e assessore alle Politiche giovanili, multicultura e Politiche delle Famiglie della Città di Torino – un risultato importante di collaborazione tra Comune di Parma e Gai: una città Capitale Italiana della Cultura che come Parma investe nei giovani artisti, dando loro spazio e offrendo opportunità articolate, è una città che sa proiettarsi nel futuro” ben oltre il fatidico 2020 ci si augura.
A spiegare nel dettaglio il bando è intervenuta Francesca Velani, coordinatrice progetti Parma 2020, che ha sottolineato: “obiettivo del bando è favorire la presenza del contemporaneo nel tessuto urbano, attraverso dei “temporary signs” che non solo offrano inedite configurazioni di luoghi storicamente, socialmente o antropologicamente connotati, ma che creino le condizioni per nuove forme di fruizione e nuove articolazioni di sguardo e visione”. Un progetto di riscrittura ambientale, quindi, che vuole porre in dialogo i giovani artisti con la città e il suo tessuto socio culturale attraverso opere site-specific.
La call, da oggi online sul portale istituzionale del Comune di Parma, è aperta ai giovani creativi (artisti visivi, architetti, designer, sound artist, grafici, illustratori, etc) singoli o riuniti in gruppo, di età compresa tra 18 e 35 anni e di nazionalità italiana o stranieri residenti in Italia da almeno 1 anno.
Le proposte, da allegare alla domanda di ammissione, dovranno contenere titolo e concept dell’opera, da due a sei tavole A3 che illustrino l’opera, progetto tecnico, budget previsionale e presentazione e dovranno pervenire entro le 17 del 31 gennaio 2020.
Saranno selezionati un minimo di tre e un massimo di sette progetti, i referenti dei quali dovranno svolgere un periodo di residenza in loco dal 13 al 19 aprile, per la ricerca e la produzione, e un secondo periodo, da due giorni a una settimana, per l’installazione dell’opera, da realizzarsi entro il31 maggio.
L’importo massimo complessivo stanziato per i premi è di 70.000 euro, con un premio minimo di 6.000 euro, che include la residenza e l’opera, e la possibilità di arrivare fino ad un premio massimo di 23.000 euro.
Nel quadro di questo progetto di riscrittura ambientale, inoltre, è prevista la partecipazione di un artista internazionale proveniente dal network BJCEM, di cui il Comune di Parma è socio. L’artista verrà selezionato dalla Giuria composta da esperti, tecnici, operatori del settore e rappresentanti istituzionali, in base a una rosa di candidati proposta dai soci BJCEM. Un’occasione importante per offrire un respiro internazionale al progetto, grazie al supporto del network BJCEM e per promuovere, al contempo, le progettualità di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 a livello euromediterraneo.