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25 novembre-Parma urla il suo no a tutti i tipi di violenza: dai Portici del Grano a Piazza Duomo la città si ritrova (unita)

di Titti Duimio

25 novembre: Giornata Nazionale contro la violenza sulle donne..e non solo.

Parma si risveglia unita sotto un unico segno: no alla violenza.

No ai soprusi, alle manipolazioni, alle sopraffazioni, alle arroganze prepotenti di ogni tipo.

Quelli sulle donne, il Centro Antiviolenza di Parma anche quest’anno rende pubblici i suoi dati : dal  1°gennaio al 31 ottobre 2019, sono 272 le donne accolte al Centro di cui 242 hanno subito violenza e la maggior parte di loro (132) ha uno o più figli/e, spesso vittime di violenza anche loro.

Molte le iniziative in città durante tutta la settimana che hanno voluto sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema tragicamente attuale, ma la chiusura della rassegna di ieri sera 25 novembre sotto i Portici del Grano ha raggiunto un enorme successo di pubblico.

Moltissimi i cittadini intervenuti all’incontro organizzato dall’Associazione Maschi che s’immischiano dal titolo provocatorio ‘Scegli che uomo sei’ un incontro di riflessioni sulla tendenza alla violenza decisamente maschile che ha denunciato non solamente i femminicidi ma la violenza quotidiana, in tutte le sue forme, psicologiche, economiche, politiche, o anche attraverso il consueto linguaggio sessista.

Facile e obbligato il passaggio poi verso piazza Duomo attraverso le vie stracolme di gente che univano le due piazze in un unico evento dove la manifestazione delle sardine con 10.000 presenze ha amplificato il no alla violenza allargandolo a tutte le possibili violenze: “Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla.

Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare.”

Così recita il manifesto d’apertura del movimento delle sardine e in quel ‘vi abbiamo lasciato fare’ scatta il risveglio di consapevolezza e di esasperazione che culmina nell’adesso basta! comune a tutti quelli che hanno subito violenze direttamente o indirettamente con imposizioni mai scelte.

Piazze ordinate, composte e colme di dignità quelle di ieri a Parma, sorridenti e pulite quasi surreali nella loro pacifica contestazione ad ogni tipo di odio e di violenza, piazze che vedono giovani e meno giovani affiancati in un unico gesto di civile risveglio di una comune e condivisa coscienza collettiva.

Nessun partito, nessun ‘marchio’ d’appartenenza eppure più politici dei politici i cittadini di Parma ritrovano il filo di un discorso perso nel nulla del ‘contro’ degli ultimi anni, nella sub-cultura anti dialogo e senza confronto che ha appiattito il clima democratico del nostro paese: politica nel senso nobile e perduto del termine, inteso come visione della vita pubblica, come progetto di comunità.

Empatia, dialogo, rispetto..queste le basi comuni delle due piazze e questi i valori fondanti dimenticati dai quali partire.

“Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto”: una pacifica bomba dirompente nel sistema d’odio cupo e paura diffuso, un sì corale e aperto contro i no e i muri dilaganti. Un ‘noi’ gridato contro l’’io’ imperante.

‘Una risata vi seppellirà’ si diceva un tempo, ora basta un sorriso per fare la rivoluzione.

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