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Inaugurata la mostra fotografica dedicata alle donne durante la Grande Guerra: mentre i grandi della terra ‘giocano’ a distruggere le donne costruiscono il futuro e la modernità


di Titti Duimio

Inaugurata ieri 14 novembre all’ex Oratorio di san Quirino la mostra fotografica ‘Il ruolo delle donne durante la Grande Guerra’ ideata da Maria Canale e realizzata con il Comune di Parma e Consiglio Nazionale Donne Italiane.

Nella suggestiva cornice dell’ex Oratorio in cui volumi e decorazioni conferiscono un Velato tono di sacralità all’esposizione, si è svolto il racconto per immagini di Maria Canale, ex insegnante che per 40 anni ha raccolto la storia delle donne nel corso del passaggio tra ‘800 e ‘900, storia di cui sono state protagoniste nel grande cambiamento culturale e sociale che lo stravolgimento tragico della Grande Guerra ha portato con sè.

Dopo una breve introduzione di Fabrizia Dalcó per il Comune di Parma e i ringraziamenti delle autorità presenti, Maria Canale ha tenuto una vera e propria lezione di storia al femminile attraverso le fotografie esposte.


Una storia mai raccontata eppure indispensabile per comprendere la prima parte del ‘900 e tutte le ‘rivoluzioni’ che hanno segnato il passaggio verso una modernità con tutte le conquiste dei diritti delle donne.

Diritti acquisiti sul campo, strappati alla consuetudine del ruolo femminile dall’urgenza di una guerra massacrante che ha portato al fronte mariti e figli di donne che hanno avuto il coraggio e la prontezza di prendere in mano l’economia e la quotidianità di un paese al fronte.

L’esposizione racconta, attraverso foto sbiadite in bianco e nero, tutte le donne senza differenze culturali, nazionali, o di classe sociale, che hanno vissuto durante l’epoca della Grande Guerra: un periodo storico drammatico che, però, ha indubbiamente costituito per le donne un’esperienza di libertà e responsabilità senza precedenti. 

La mostra è costituita da quattro tematiche: Le donne fra pacifismo e interventismo,l’Associazionismo e volontariato, Le donne e il lavoro e Moda e propaganda.  

Tra le tante interpreti del cambiamento di quel periodo ci sono le donne operaie in fabbrica al posto dei mariti, o le donne medico, come Maria Montessori, fino a quel tempo fuori dagli ospedali, che si mettono a disposizione per operare e curare i feriti al fronte, le donne contadine che curano i campi e persino le donne tranviere che assicurano una quotidianità e un proseguimento dell’economia pur in assenza di uomini.

Ma anche nuovi ruoli e nuove competenze nate dall’esigenza del momento come quella della contessa Lisa Bianconcini Cavazza che inventa l’Ufficio Notizie per informare le famiglie in patria delle notizie dal fronte, o quella di Elizabeth Jane Cochran che diventa la prima giornalista inviata di guerra per il “New York Evening Jurnal” e della sua esperienza al fronte restano numerose cronache , articoli di grande importanza e testimonianza del conflitto dall’Austria come giornalista e come donna.

Per non dimenticare la rivoluzione nel costume e nella moda del tempo attuata da Gabrielle Bonheur Chanel-Saumur in arte Coco Chanel vera icona della modernità femminile.

La Grande Guerra provoca una crisi generale: molte aziende chiudono i battenti, valori e tradizioni borghesi alla base della” belle epoque” vanno in crisi e alle donne si accorciano le gonne, si indossano giacche alla marinara, tessuto in jersy, scarpe col tacco basso, capelli corti. Questo per accedere nelle fabbriche di macchinari o come infermiere negli ospedali a sostituire gli uomini al fronte. E il primo tailleur femminile è stato confezionato proprio da Coco Chanel che fa della praticità uno stile.

E molti sono gli altri racconti all’interno della mostra organizzata grazie al supporto di associazioni quali Soroptmist Parma, FIDAPA Parma, ADM Associazione Donne Medico Parma, Zonta club Parma, ADEI  WIZO Associazione Donne Ebree d’Italia, Associazione Festa Internazionale della Storia, Università Popolare di Parma, Associazione Mazziniana Italiana, Associazione Nazionale Alpini, Assoarma Parma, Croce Rossa Comitato di Parma.

Sarà aperta fino al 24 novembre, ad ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18

Negli 11 giorni della mostra, le Associazioni Federate al CNDI proporranno degli Open- Day dedicati alle proprie attività e, in particolare, AMI Associazione Mazziniana Italiana il 16 novembre, Zonta International  clubs italiani il 23 novembre, Soroptimist International d’Italia il 24 novembre.

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