Venerdì 22 novembre alle ore 18.30 presso il Teatro del Convitto Nazionale Maria Luigia l’associazione Mapa (Maria luigia per le Arti) presenterà il libro ‘Manfred’ di George G. Byron (Marsilio 2019) a cura di Diego Saglia.
Il volume, introdotto dal curatore, cui si deve anche la traduzione dall’inglese, sarà accompagnato da letture sceniche e da interventi di Chiara Rolli (Università di Parma), Andrea Bersellini e Francesca Dosi (Convitto Nazionale Maria Luigia).
A seguire:
Improvvisazione di danza contemporanea di MANFREDI PEREGO (MP Ideograms)
Manfred
Uno dei capolavori di Byron e della letteratura ottocentesca in generale, ‘Manfred: A Dramatic Poem’ (1817) nasce tra l’agosto e il settembre del 1816, in Svizzera, sulle rive del Lago di Ginevra, così come il Frankenstein di Mary Shelley e The Vampyre di John William Polidori.
Al centro dell’opera si staglia una figura dai torvi tratti gotici, un nobile ribelle di stampo faustiano che evoca potenze occulte per trovare risposta ai propri tormenti.
Nel suo titanico rifiuto di tutto ciò che gli impone limiti e ostacoli, Manfred dichiara con fierezza la superiorità dell’uomo, creatura “metà polvere, metà divinità”, sulle forze ostili del creato.
Con le sue ambientazioni tra le cime delle Alpi, i personaggi sovrannaturali e le figure comuni, i toni che oscillano dal cupo al faceto e molte scene dal poderoso impatto visivo, il dramma esplora temi centrali nella rivoluzione artistica e filosofica del primo Ottocento, tra cui l’identità, la memoria, il rimpianto e il significato ultimo dell’esistenza e della morte.
Per la sua ricchezza e complessità, suscitò l’interesse di Goethe e Dumas, Schumann e Nietzsche. Espressione grandiosa del tormento e del titanismo romantici, Manfred è un’opera multiforme, animata da spinte diverse e conflittuali, e pervasa da stimoli e suggestioni che continuano a suscitare nuove interpretazioni e a interrogare i lettori
Diego Saglia
Diego Saglia insegna Letteratura Inglese all’Università di Parma.
I suoi studi si incentrano sull’epoca romantica, in particolare sulle tematiche del gotico, dell’esotismo e dell’orientalismo, dell’identità nazionale e di genere.
Tra le sue pubblicazioni, Byron e le maschere della scrittura (Carocci, 2009) e Byron e il segno plurale (Bononia University Press, 2011).
E’ membro del comitato scientifico del Museo Byron a Palazzo Guiccioli (Ravenna) e la sua pubblicazione più recente è European Literatures in Britain, 1815-1832: Romantic Translations (Cambridge University Press, 2019).
Manfredi Perego
Nasce a Parma nel 1981, inizia a praticare danza contemporanea attorno ai 17 anni.
Nel 2002 è borsista presso l’Accademia Isola Danza diretta da Carolyn Carlson, e lavora come danzatore free-lance in compagnie di teatro-danza e danza contemporanea in Europa.
Al rientro in Italia lavora per diverse compagnie collaborando con Simona Bertozzi e Damian Munoz. Nel 2014 fonda MP.ideograms e vince Premio Equilibrio con il solo Grafiche del Silenzio.
Nel 2016 partecipa al progetto VITA NOVA della Biennale di Venezia con il primo capitolo del progetto Primitiva, il quale prosegue nel 2017 presso il Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza, del quale è coreografo Associato per il triennio 2018/20.
Nel 2017 inizia la collaborazione come insegnante ospite alla compagnia Balletto del Teatro di Torino, lo stesso anno vince il premio GDA, dell’Emilia Romagna.
L’ingresso in teatro è gratuito e libero fino ad esaurimento posti