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9 novembre-‘L’orizzonte degli eventi’ mostra di Umberto Squarcia Jr e Andrea Cantagallo: alla Galleria San Ludovico Parma e New York in un dialogo-confronto tra i due artisti


“L’orizzonte degli eventi” è una mostra tra due artisti di Parma che intende creare un ponte tra Parma, città di origini antiche e New York, città moderna; tra spazio espositivo storico (San Ludovico) ed opere contemporanee; tra un artista che lavora a Parma e uno che lavora a New York.

Lo stesso concetto di ponte-collegamento del resto e’ insito in Parma 2020 che porta la sua cultura nel resto d’Italia.

L’esposizione, realizzata con il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, è concepita come un dialogo tra due artisti che devono esporre in un’unica cornice scenica, instaurare una relazione tra le proprie opere e lo spazio, manifestando il proprio stile artistico, ma allo stesso tempo devono trovare dei punti di incontro tra loro, in modo da creare unità, continuità ed equilibrio spaziale complessivo.

L’obiettivo non è semplice, date le tante componenti in gioco e data la particolarità dell’articolato spazio architettonico, suggestivo e scenografico: in una mostra personale l’artista ha totale controllo dello spazio espositivo e della installazione, mentre in una mostra collettiva i vari artisti installano in un loro microcosmo che non deve essere correlato con il resto dello spazio né con il resto delle opere.

Se osserviamo uno spazio vuoto esso ci comunica che ha bisogno di riprendere vita. Una chiesa sconsacrata ci comunica che ha bisogno di un nuovo respiro sacro. Andrea Cantagallo ed Umberto Squarcia Jr. si caricano sulle spalle l’impegno che ciò avvenga. Dialogando con lo scheletro architettonico della galleria, essi spezzano e ricuciono gli spazi lasciando che i vuoti vengano levigati dalle luci da teatro, mentre le opere saturano, attraverso forme anatomiche e sinuose, ciò che rimane, quasi fosse una grande stanza da arredare.

Socchiudendo lo sguardo, si potrebbe intravedere la dimensione astratta del designer novecentesco, alla Munari. Ma riaprendoli si scorge il dramma di forme in lotta con la propria trappola.

Tra i due artisti nasce un dialogo-confronto come una sorta di lotta tra soggetto e scenografia. Cosicché le diverse tematiche aprono un gioco a specchi concettuale tra le due installazioni. Mentre il lavoro di Squarcia è pregno di contenuti umanistici attuali, Cantagallo riconduce tutto ad una forma visiva, in cui il procedimento rimane aperto ed enigmatico.

Lo spazio ora torna vivido e il senso sacro perduto ha di nuovo una testimonianza visiva.

 

ANDREA CANTAGALLO (Parma, 1970). La sua ricerca è rivolta da sempre verso la pittura gestuale ed espressionista. Tra i suoi punti di riferimento vi sono artisti quali: Francis Bacon, Willem De kooning, Mattia Moreni, Karel Appel, Robert Rauschenberg, Amsel Kiefer e Georg Baselitz. Negli ultimi anni, si è cimentato anche nelle installazioni, ispirandosi ad artisti come Gordon Matta-Clarck, Kurt Switters e Doris Salcedo.

Tra le mostre personali: Galleria Alphacentauri Parma 2003; Galleria del Teatro 2005; Temporary station artbox 2009. Tra quelle collettive: “Punto 15”, Palazzo Pigorini 2008; “Preliminari per un reset con la natura” Pazzon 2012 Galleria Gaibazzi 2013;”Natura e Natura” Pazzon 2014.

UMBERTO SQUARCIA JR (USA, 1970) vive e lavora a New York. L’architettura e’ una delle maggiori fonti di ispirazione per il suo processo creativo. Le sue realizzazioni sono spesso una reinterpretazione e rivisitazione di movimenti artistici dai classici ai contemporanei. La sua ricerca artistica sembra condurre al concetto della “natura come imitazione dell’arte” coesistente con quello della “arte come imitazione della natura”. Composizioni rivelatrici della profondità dell’animo umano e delle sue espressioni, vita e morte, tempo e spazio, gioia e sofferenza, “pervase da un misticismo simbolico e da intensa spiritualità” (S. Provinciali). Ha esposto a New York, Parma, Monaco, San Francisco, Roma, Auronzo.

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