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In scena alla Villetta la performance di Monica Barone che apre la XXIV edizione del Festival Natura Dèi Teatri di Lenz


Inaugurata il 31 ottobre con replica il 1 novembre la nuova stagione di Natura Dèi Teatri di Lenz Fondazione nell’ambito della rassegna Il Rumore del Lutto che fino al 4 novembre propone riflessioni sulla morte e sull’incomunicabilità che la circonda.

Nella suggestiva cornice del Cimitero della Villetta è andato in scena ‘Iphigenia in Tauride | Ich bin stumm | Io sono muta’ interpretato da Monica Barone, danzatrice con disabilità fisica accompagnata dalle rielaborazioni musicali di Andrea Azzali, secondo capitolo del dittico che Lenz dedica al mito di Ifigenia ispirandosi alle opere di Goethe, Gluck e Beuys (Titus-Iphigenia del 1969) che lo chiamano in causa, e la cui versione originale interpretata dalla danzatrice Monica Barone sarà  invece presentata da Lenz Teatro il 12 novembre, impreziosita dall’innesto musicale degli Hidden Parts, in concerto con il loro nuovo DISCO(mfort).

Al centro dell’area scenica, sospese tra i rami metallici di piante meccaniche, in un rispecchiamento nitidamente autobiografico, si stagliano le corna della cerva immolata e sgozzata al posto della giovane. Sul proscenio si erge un piccolo altare, un freddo tagliere in acciaio, su cui è posto un lavacro per eseguire i rituali di purificazione: su quell’altare, disobbedendo a leggi che ritiene ingiuste e disumane, Iphigenia non immolerà alcuna vittima, non compirà alcun sacrificio umano, ma con un rito intimo e segreto implorerà gli dei di ritornare libera e di essere felice. Di fronte al loro silenzio, confusa e angosciata, decide di osare un’azione audace e di conquistare una nuova patria-corpo, libera da vincoli sociali e religiosi.

Ad interpretare ‘Iphigenia in Tauride. Io sono muta’ è Monica Barone, danzatrice dotata di una grande sensibilità performativa maturata nel rapporto con la propria specificità fisica.

Nonostante i numerosi interventi chirurgici al volto cui ha dovuto sottoporsi fin dalla primissima infanzia, Monica coltiva e pratica con disciplina e passione i linguaggi della danza contemporanea e la fotografia. Recentemente è interprete di Beatrice nella grande installazione site-specific del Paradiso di Lenz (2017).

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2019

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