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Reggia di Colorno, dal cantiere di restauro emergono nuovi affreschi

Una serie di affreschi del tutto inediti è stata riportata in luce grazie al recente cantiere di restauro che ha coinvolto una parte del piano nobile della Reggia Ducale di Colorno, promosso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza.

Si tratta di affreschi barocchi risalenti ai primi anni del 1700, eseguiti probabilmente da Giovanni Bolla su “quadratura” di Ferdinando Galli Bibiena.  Gli affreschi, che erano nascosti da un controsoffitto e da una scialbatura, rappresentano tra l’altro drappeggi e putti festanti che si affacciano su una balaustra, con un oculo centrale che contiene un’aquila coronata.

Al cantiere ministeriale, per interventi complessivi pari a 195 mila euro, ha compartecipato la Provincia di Parma che, grazie al contributo di oltre 50 mila euro, ha permesso di restituire alla pubblica fruizione gran parte della manica del palazzo che separa il cortile d’onore dal secondo cortile.

Il cantiere è durato un  anno, da luglio 2018 a  giugno 2019.

Le nuove affascinanti scoperte sono state presentate al pubblico in Reggia ieri 24 ottobre.

Dopo i saluti del Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi, del Sindaco di Colorno Christian Stocchi e del delegato della Soprintendenza Cristian Prati, è stata la volta degli interventi tecnici che hanno illustrato la storia del Palazzo, il cantiere di restauro e le scoperte storico-artistiche, a cura del progettista arch. Barbara Zilocchi, dell’arch. Cristian Prati direttore dei lavori e della dott.ssa Chiara Burgio, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza.

Al termine della presentazione, gli intervenuti hanno potuto partecipare a una visita guidata alle sale restaurate con la collaborazione della ditta Ducale Restauro di Venezia.

“Queste opere aggiungono un importante tassello di conoscenza alla storia di questa prestigiosa residenza ducale – afferma il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi – La recente campagna di lavori, da poco conclusa, consentirà anche di ampliare significativamente l’attuale percorso di visita degli appartamenti ducali verso il giardino, con ulteriori ambienti di assoluto interesse e rilevanza storico-artistica”.

“Da un punto di vista tecnico-scientifico si è trattato di un cantiere molto impegnativo – afferma l’arch. Cristian Prati, direttore dei lavori e attuale funzionario delegato della Soprintendenza – soprattutto a fronte delle difficoltà incontrate nelle operazioni di descialbo delle superfici della volta e delle lunette. Gli strati che ricoprivano gli affreschi, infatti, sono risultati essere particolarmente tenaci, con possibili rischi per la conservazione dell’apparato decorativo sottostante. La definizione di un protocollo d’intervento, a seguito delle necessarie indagini preliminari e campionature, ha permesso di recuperare un sorprendente episodio di pittura barocca, celato da lungo tempo”. 

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