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Si è svolta questa mattina nel carcere di via Burla la versione del Nabucco verdiano raccontata da Bruni Stori attore e regista.
Il Teatro Regio di Parma, come propulsore di cultura sociale, porta la gioia e l’emozione della musica dal vivo in luoghi che non sempre possono goderne, creando momenti di aggregazione attraverso l’opera lirica.
Nabucco rivive così in una versione inedita presso gli Istituti Penitenziari di Parma che si è tenuta sabato 19 ottobre nello spettacolo, non aperto al pubblico, che ha visto la partecipazione dei detenuti.
L’attore e regista Bruno Stori ha rievocato, in un’originale riscrittura, Nabucco di Giuseppe Verdi, con i cantanti del Conservatorio “Arrigo Boito di Parma”, accompagnati al pianoforte da Park Hyejin e coordinati da Donatella Saccardi.
In scena Alessia Panza (Abigaille), Yoo Young Eun (Nabucco), Danbi Lee (Fenena), Kwangsik Park (Zaccaria), Alessandro Vannucci (Ismaele).
Per coinvolgere i detenuti e vivere l’emozione del teatro non solo da spettatori, il Coro dei detenuti degli Istituti Penitenziari è stato preparato da Gabriella Corsaro attraverso laboratori formativi e musicali dove, oltre ad aver approfondito i temi inerenti l’opera in scena, ciascuno di loro ha potuto sperimentare la gioia del canto corale preparando il celebre “Va, pensiero”, che hanno cantato sul palcoscenico per lo spettacolo.