Si è svolta il 16 ottobre presso la Casa della Musica di Parma, la Conferenza Stampa di apertura della XXIV edizione di ParmaJazz Frontiere Festival.
“Antiche presenza, Futuri Misteri, un titolo che sa giocare con maestria antichità e futuro e li amalgama con il magico tema del mistero-ha introdotto l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra-A Roberto Bonati, direttore artistico di questa splendida fatica, vanno i ringraziamenti della pubblica amministrazione e il riconoscimento di aver saputo costruire un evento utile alla costruzione della musica del futuro, un festival di spessore decisamente internazionale.”
I complimenti sono arrivati anche da Roberto Delsignore, Presidente Fondazione Monteparma, che ha ricordato la centralità della musica, in tutte le sue declinazioni: prezioso strumento per aprire nuovi orizzonti.
Erano presenti anche Gino Gandolfi, Presidente Fondazione Cariparma, grande estimatore del lavoro fatto sui più giovani. E, per Complesso Monumentale della Pilotta, la Dottoressa Paola Cirami che ha tenuto a sottolineare la poliedricità e trasversalità del lavoro di Bonati e del suo Festival.
Ha concluso, come tradizione, Roberto Bonati che si è fatto carico di un approfondito excursus su questa edizione del Festival e che, proprio per ricordare l’importanza di produzione e formazione, ha ricordato come ParmaJazz Frontiere Festival faccia parte, proprio da quest’anno, di un vasto progetto Europeo di mobilità e residenze: Jazz Workshop che impegnerà ParmaJazz Frontiere Festival nei prossimi tre anni in un vasto progetto di formazione e di residenza capitanato dall’Accademia di Musica di Oslo in collaborazione con cinque scuole (Il Royal Conservatory di Glasgow, la Hochschule für Musik und Theater di Hamburg, la Hochschule für Musik di Nurnberg e il Conservatorio A. Boito di Parma) e cinque festival (Oslo, Edinburgh, Elbjazz, Nuejazz e ParmaJazz Frontiere).
L’incontro si è concluso con una brevissima e intensa performance estemporanea di Elena Rosselli alla voce e di Paolo De Matteris al pianoforte.
ParmaJazz Frontiere Festival 2019 – Edizione XXIV
Antiche Presenze, Futuri Misteri
25 ottobre / 2 dicembre
Prende l’avvio il 25 ottobre prossimo la XXIV edizionedi ParmaJazz Frontiere Festival ‘Antiche Presenze, Futuri Misteri’: questo il titolo, come sempre giocato su poesia e suggestione, scelto dal Direttore Artistico Roberto Bonati per un’edizione che vedrà salire sul palco nomi come quello di Arve Henriksen assieme al Trio Mediæval (25 ottobre – Teatro Farnese) o, per rimanere in ambito nordico, il progetto svevo-giapponese del Trees of Light (27 ottobre – Teatro Farnese). Spazio anche alle giovani generazioni con Pedro Melo Alves (batteria), vincitore del Premio Giorgio Gaslini 2019, che salirà sul palco della Casa della Musica (7 novembre) insieme al chitarrista Pedro Branco. A seguire il Gabriele Fava Group.
Fra i grandi ospiti del festival ci saranno anche Tor Yttredal (24 novembre – Voltoni del Guazzatoio) in duo con Roberto Bonati in una nuova produzione e Morten Halle (2 dicembre – Casa della Musica) in trio con Alberto Tacchini e Roberto Bonati.
Mario Piacentini (9 novembre – Casa della Musica) regalerà le suggestive note del suo pianoforte proponendo il progetto Kryptikós.
Tra le nuove produzioni il nuovissimo solo di Vincenzo Mingiardi:un concerto per chitarra dal suggestivo titolo di 969/019(23 novembre).
Fra i temi ricorrenti del Festival anche il rapporto fra musica e spiritualità che quest’anno sarà al centro del repertorio di ispirazione sufi di Kudsi Erguner, uno dei più importanti suonatori di flauto ney, e Pierre Rigopoulos alle percussioni (9 novembre – Casa della Musica). Un grande spazio è dedicato alle nuove generazioni, giovani musicisti, nati all’interno del Festival, che stanno crescendo artisticamente: la nuova produzione di Luca Perciballi, impegnato nel workshop con il Liceo Bertolucci He do the police in different voices, prezioso momento di formazione che si conclude, come ogni anno, con un concerto (16 novembre – Casa Della Musica); ma anche Andrea Grossi con il suo Blend 3, e il Roberta Baldizzone White Quartet (entrambi il 16 novembre – Casa della Musica). L’appuntamento con la Stanza per Caterina(3 novembre – Casa della Musica) sarà affidato ad Areni Agbabian, pianista, cantante e compositrice americana di origini armena.
Non poteva mancare l’appuntamento con Roberto Bonati e la sua Chironomic Orchestra(10 novembre– Voltoni del Guazzatoio).
E con un altro appuntamento ormai annuale per il Festival, quello con Cartoonsin collaborazione con il Teatro Regio (30 novembre – Ridotto del Teatro Regio).
Così come il tradizionale concerto dell’European Academy Ensemble (28 novembre – Casa della Musica) che quest’anno vedrà incontrarsi sul palco gli allievi dell’Academy of Music and Drama di Göteborg, della Faculty of Performing Arts di Stavanger, della Norwegian Academy of Music di Oslo, oltre al Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma.
ParmaJazz Frontiere, membro della rete dello Europe Jazz Network, della rete I-Jazz e dell’Associazione Remo Gaibazzi, fa parte delle iniziative di Parma2020 ed è un festival realizzato con la collaborazione di Casa della Musica, Fondazione Teatro Regio, Complesso Monumentale della Pilotta, laFeltrinelli Libri e Musica di Parma, Conservatorio di Musica “Arrigo Boito“, Department of Music and Dance dell’Università di Stavanger, Academy of Music and Drama di Göteborg, Norwegian Academy of Music di Oslo, Liceo Musicale “Attilio Bertolucci” e Phocus Agency.
ParmaJazz Frontiere Festival 2019
Programma dettagliato
http://parmafrontiere.it
Inaugurazione:
Ven 25 ottobre – CMP – Teatro Farnese, h 20:30 ARVE HENRIKSEN &TRIO MEDIÆVAL
Rímur
Anna Maria Friman ⎢ voce
Linn Andrea Fuglseth ⎢ voce
Jorunn Lovise Husan ⎢ voce
Arve Henriksen ⎢ tromba