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Dal 30 ottobre al 4 novembre-I ‘Passaggi’ inevitabili senza l’evitabile solitudine: la rassegna ‘Il rumore del lutto’ per comprendere e condividere la cultura dell’’oltre (altra) vita’

 

di Titti Duimio 

Presentata questa mattina in Comune la rassegna culturale ‘Il rumore del lutto’, giunta alla XIII edizione, che dal 30 ottobre al 4 novembre affronterà con leggera profondità un tema difficile come quello della morte attraverso diverse angolazioni nel pieno rispetto dell’importanza dell’argomento legato ai ‘Passaggi’, titolo della rassegna di quest’anno.

Un altrove condiviso che passa dal dolore al ricordo, dalle assenze alle presenze in un rapporto ‘vitale’ di relazioni che esaltano e confermano l’importanza della vita come parentesi obbligata e per questo celebrata anche nel passaggio ineluttabile che segna cambiamenti anche in chi resta. Un gesto condiviso che troppo spesso si consuma in solitudine.

Un inno alla vita attraverso 100 ospiti in 48 eventi sparsi in città, tra musica, architettura, arte, teatro, letteratura, cinema e medicina volti a celebrare la morte e il lutto come parte integrante di un percorso senza tabù e senza preconcetti, senza ipocrisie e obblighi morali restituendo la sacralità del lutto alla rituale laicità della vita.

La necessità di cambiare il modo di pensare, educando alla morte per la vita, è l’obiettivo principale del progetto, che intende collegare ai concetti della death education, iniziative legate a differenti ambiti artistici e culturali.

L’organizzazione di mostre d’arte, spettacoli per bambini, laboratori esperienziali e seminari a tema, organizzati nel cuore della città, divengono  gli ambiti delle precedenti e delle future edizioni, dove musica, letteratura, arte, filosofia, teatro, psicologia, gastronomia, medicina ed architettura si intrecciano in un unico percorso.

Trasformare un periodo dell’anno dedicato alla commemorazione dei defunti con eventi in cui fanno capolino ironia e leggerezza pur nella solennità del momento, cambia totalmente la prospettiva culturale dell’approccio alla morte, trasformandolo in un occasione di dialogo fuori dal recinto del privato in una corale e condivisa accoglienza del fine-vita come vita elevata alla potenza di eternità collettiva, una forma di immortale al di là dove i valori di presenza superano l’esigenza della vita stessa.

E imparare a parlarne anche con serena e consapevole ironia è la mission dei curatori del progetto Maria Angela Gelati e Marco Pipitone che con l’associazione Segnali di Vita dal 2007 propongono la prima manifestazione culturale a livello italiano ed europeo con una ricerca multidisciplinare sul tema ancora difficoltoso come la morte.

«In fondo – scrivono i due curatori – i passaggi che sperimentiamo sempre nell’esistenza e che ci trasportano da un prima ad un dopo, da una fase di vita ad un’altra, sono solo l’ombra di quella luce, del passaggio più importante, quello che ci porterà da una forma di vita ad un’altra e che possiamo, se lo vogliamo, cominciare a immaginare».

La rassegna, inserita tra gli eventi ufficiali di Parma2020, vede la collaborazione  di diverse realtà culturali cittadine, e quest’anno si affianca al percorso di ricerca teatrale di Lenz Fondazione che per un triennio produrrà confronti e approfondimenti sul tema.

L’immagine guida della rassegna – ispirata all’opera Endodrome dell’artista francese Dominique Gonzalez-Foerster presentata alla Biennale di Venezia – comunica il desiderio di far sperimentare e immaginare un passaggio dallo stato solido allo stato aereo, per esistere in una sorta di vita biologica immaginaria che risponde alla domanda: siamo in grado di affrontare il passaggio dalla vita fisica, così come la conosciamo e rappresentiamo, in qualcosa di diverso, sconosciuto e misterioso, che possiamo solo immaginare?

La rassegna che inizierà ufficialmente il 30 ottobre con l’inaugurazione ufficiale presso l’Aula Magna dell’Università di Parma alle ore 9.00, sarà preceduta da alcune anteprime a partire da sabato 19 ottobre.

Il programma completo è consultabile al sito www.ilrumoredellutto.com.

Sabato 19 ottobre 2019 / Anteprima

Ore 17.00 – Chiesa di San Ludovico, Borgo del Parmigianino 2

GALA IN NERO. KIRLIAN CAMERA IN CONCERTO

A cura di Maria Angela Gelati, Mathias Mocci, Marco Pipitone Dresscode obbligatorio: total black (abito in nero)

In collaborazione con Verdi Off, Endenocte Dark Night, Valico Terminus Con il sostegno di ADE Servizi Onoranze Funebri

Dalle classifiche ufficiali e indipendenti in Germania, dove l’ultimo album “Hologram Moon” ha soggiornato per diverso tempo, direttamente nella Parma che Elena Alice Fossi ed Angelo Bergamini hanno scelto da tempo come base italiana. I Kirlian Camera – il cui nucleo originario nacque nel 1980 e fu rifondato nel gennaio del 2000 – scelgono di avventurarsi nello spazio cosmico da cui spesso traggono linfa, premendo su ritmi serrati così come a volte mid-tempo, sempre rispettando il transfer melodico che la tradizione italiana insegna. Un gruppo decisamente fuori dai facili compromessi del Pop elettronico attuale e che nobilita storicamente la proposta musicale della scena alternativa italiana. I Kirlian Camera saranno protagonisti dell’ottava edizione de “Gala in Nero” uno degli eventi di punta della Rassegna nella prestigiosa cornice della Galleria San Ludovico. L’ingresso è gratuito ma con dresscode obbligatorio: sono gradite ma non imposte le rivisitazioni in stile vittoriano, dark, goth, steampunk, cosplay ed eleganti purchè il tutto sia orientato al colore nero (total black).

Le persone che non saranno vestite totalmente di nero non potranno accedere al Gala. L’evento è inserito all’interno della programmazione di Verdi Off.

Sabato 26 ottobre 2019 / Anteprima

Ore 17.00 – Galleria Sant’Andrea, Via Cavestro 6

MEMORIA È FUTURO. Seconda edizione

L’UCAI ricorda il suo passato

Inaugurazione della mostra a cura di Annalisa Mombelli

In collaborazione con Associazione Ucai

La mostra rimarrà aperta fino al 7 novembre; giorni e orari di apertura: da martedì a sabato 10.00- 12.00 e 16.00-19.00; domenica 16.00-19.00; chiusura lunedì

Opere di Annamaria Bujani, Luciana Fusari, Giovanni Gherardi, Antonio Monica, Mauro Marchini, Claudio Minardi, Carlo Mori, Piero Storchi.

L’associazione culturale UCAI Sezione di Parma rende omaggio nel Sessantesimo dalla sua fondazione a suoi otto soci artisti, rappresentativi del patrimonio pittorico parmigiano della seconda metà del Novecento.

I potenti cromatismi delle figure dipinte da A. Bujani, i raffinati surreali disegni a pastello e matite colorate di L. Fusari, le fantasie compositive in astrazioni di G. Gherardi (Giogher), il dialogo naturalistico degli olii di A. Monica, l’intrigante arte di ricerca di M. Marchini, le sperimentazioni materiche di C. Minardi, le tanto raffinate quanto inaspettate opere pittoriche di ricerca di C. Mori, i romantici intensi paesaggi di P. Storchi, segnano il passaggio di queste donne e uomini lasciando una traccia indelebile.

Ore 18.00 – App Colombofili, Strada dei Mercati 15D *

ROME IN CONCERTO

Heliodoro Tour. Unica data italiana in esclusiva per Il Rumore del Lutto In collaborazione con Endenocte Dark Night

Con il sostegno di ADE Servizi Onoranze Funebri

Ingresso 15 Euro

Jerome Reuter dà vita al progetto ROME (Jerome Reuter) nella fredda Lussemburgo del 2005, dove immerge le sue ispirazioni sad-core e dark folk apocalittiche all’interno un songwriting tradizionale e raffinato. La band, caposaldo della scena Neofolk sperimentale, ha all’attivo dodici dischi in studio. “ROME non è una band ‘schierata’ e ‘di destra’ – tiene a sottolineare Jerome Reuter – non abbiamo nulla a che fare con queste cose, non mi interessano affatto.

ROME si concentra sulla bellezza e la tristezza che fanno parte della vita e mi dà davvero fastidio quando tutto questo viene interpretato in termini politici”.

L’evento, in collaborazione con App Colombofili, prevede il concerto della band al completo, per un’unica data italiana, in esclusiva per Il Rumore del Lutto.

Ore 19.00 – Antica Farmacia San Filippo Neri, Vicolo San Tiburzio 5

VITA BREVIS, ARS LONGA

Inaugurazione della mostra di Paolo Novelli

A cura di Chiara Canali

In collaborazione con Antica Farmacia + Asp Ad Personam e Parma 360 Festival della creatività contemporanea

La mostra rimarrà aperta fino al 17 novembre; giorni e orari di apertura: sabato e domenica 11.00- 13.00 e 16.00-20.00

La mostra “Vita brevis, Ars longa” è una singolare ricognizione visiva del fotografo Paolo Novelli (Italia, 1976) all’interno dei camposanti monumentali di mezza Italia: da Venezia a Genova, da Milano a Roma; la prima nel suo genere, in particolare per estensione. Paolo Novelli opera dal 1997 attenendosi rigorosamente alla ripresa analogica in bianco e nero e alla stampa a mano su pellicola, senza uso di flash o filtri. Il ciclo di immagini scelto rivela una fotografia essenziale, senza tempo e senza luogo, sintetizzata, non a caso, da Giovanni Gastel come “fotografia della solitudine”.

Ore 21.30 – Ex Oratorio San Tiburzio, Borgo Palmia 6

PASSAGGIO: DALL’ANTICA FARMACIA A SAN TIBURZIO

PIERALBERTO VALLI IN CONCERTO

A seguire Trazeroeuno DJ Set

In collaborazione con Antica Farmacia + Asp Ad Personam e Parma 360 Festival della creatività contemporanea

Pieralberto Valli, già leader del duo elettronico “santo barbaro” (con cui ha pubblicato quattro dischi dal 2008 al 2014), dal 2017 ha intrapreso la carriera solista, con la pubblicazione del primo album Atlas, che lo ha imposto all’attenzione dei media e del pubblico grazie a una particolare commistione tra cantautorato, rock ed elettronica e a un’originale ricerca linguistica.

Pieralberto Valli, PAV, torna ora con un progetto che si conferma ambizioso e contemporaneo. Il nuovo lavoro, intitolato Numen, è “un disco lungo un anno”: a partire dall’11 gennaio 2018 viene svelato canzone per canzone, fino alla fine del 2019, quando i brani saranno condensati in un album di quindici tracce. Un anno intero per conoscere ed immergersi nel lavoro di uno degli artisti più preziosi del panorama italiano.

Attraverso atmosfere oniriche, liriche personali e visionarie, PAV riesce a creare mondi unici che avvolgono, cullano e, con il frastuono del minimalismo compositivo, scuotono fortemente l’ascoltatore, in un costante e magmatico flusso di immagini che sfiorano spesso la poesia.

Domenica 27 ottobre 2019 /Anteprima

Ore 17.30 – Libreria Piccoli Labirinti, Viale Antonio Gramsci 5

HAI LASCIATO UN SEGNO NEL MIO CUORE

Il desiderio di genitorialità e il lutto perinatale. L’esperienza del gruppo di auto mutuo aiuto A cura di Erika Vitrano e Clelia Buratti

Con Monica Manfredi

In collaborazione con Libreria Piccoli Labirinti

L’obiettivo dell’intervento di Erika Vitrano (psicologa e psicoterapeuta) e Clelia Buratti (nota ostetrica) è quello di porre una crescente attenzione sul lutto che affligge un numero sorprendentemente alto di genitori. Dal 2015, quando Erika Vitrano organizzò il primo Babyloss Awareness Day, la giornata di sensibilizzazione al lutto perinatale, insieme a Clelia Buratti, si sono poste l’ambizioso obiettivo di permettere alla cittadinanza di avvicinarsi con uno sguardo nuovo, più attento e rispettoso alle numerose famiglie che ogni anno si confrontano con la perdita di un bambino desiderato, durante la gravidanza e dopo la sua nascita. In Italia tale evento è meno raro di quanto si creda, infatti circa 2500 famiglie annualmente perdono il loro bambino nell’ultimo trimestre di gravidanza o nei primi giorni di vita, spesso senza una causa apparente. Nonostante i dati, il nostro paese sembra essere lontano da una reale consapevolezza sul significato che la perdita di un bambino in gravidanza o dopo il parto assume per una famiglia, e sugli effetti del lutto nelle gravidanze successive.

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