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14 ottobre- Al Ridotto del Regio la presentazione del documentario Festival Verdi: tradizione e innovazione


Un
documentario per raccontare il Festival Verdi attraverso immagini e interviste ai protagonisti delle edizioni più recenti, restituendo il senso di un’arte effimera che vive nell’istante dell’incontro tra l’artista e il pubblico: Festival Verdi. Tradizione e Innovazione prodotto da Reggio Parma Festival nell’ambito del progetto speciale 2018, con la regia di Stefano Consiglio, sarà presentato lunedì 14 ottobre 2019 alle ore 17.00 presso il Ridotto del Teatro Regio di Parma,

“Scorrendo i programmi del Festival Verdi degli ultimissimi anni – racconta Stefano Consiglio – mi è parso di leggere in filigrana una sorta di fil rouge: il desiderio e lo sforzo di un certo equilibrio tra tradizione e innovazione. Ne sono prova la Giovanna d’Arco rappresentata al Teatro Farnese nell’allestimento di Saskia Boddeke e Peter Greenaway; Le Trouvère messo in scena da Robert Wilson; oppure le “contaminazioni” delle melodie verdiane con il jazz di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura all’Auditorium Paganini. Innovazione dunque, ma senza dimenticare la tradizione”.

 

Un racconto per immagini dedicato alla storia del Teatro Regio di Parma che, con la forza dell’innovazione, coinvolge un pubblico che da tutti i continenti ogni autunno raggiunge appositamente Parma e Busseto per vivere l’esperienza unica di ascoltare l’opera del Maestro nelle sue terre. Alle immagini che catturano il fascino del Teatro Regio di Parma, lo scrigno del Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, lo spazio monumentale del Teatro Farnese e quello dei palazzi, delle chiese, delle case e dei numerosi spazi che il Festival Verdi ha animato di iniziative, si intrecciano le testimonianze di grandi artisti come RainaKabaivanska, Michele Pertusi, Roberto Abbado, Robert Wilson, Paolo Fresu, che al Regio e al Festival Verdi hanno offerto e offrono il loro talento.

Nella volontà di raccontare, testimoniare e promuovere il patrimonio culturale vivo di teatro e musica, che lungo la Via Emilia fa pulsare i due capoluoghi di Parma e Reggio Emilia – scrive Anna Maria Meo – il Reggio Parma Festival si è posto una sfida ardua: cogliere il senso di un’arte effimera, che vive nell’istante dell’incontro tra l’artista e il pubblico, e tradurla in immagini che abbiano quella stessa forza comunicativa. È stato quindi particolarmente emozionante per me rivivere in queste immagini le atmosfere e le passioni che il Festival Verdi sprigiona ogni anno a Parma e a Busseto e sento di dover ringraziare il Reggio Parma Festival, che ha così raggiunto un nuovo obiettivo nella sua missione di sostegno delle eccellenze culturali del nostro territorio.

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