E’ terminata con la premiazione dei film in concorso la VII edizione del Parma International Music Film Festival che si è svolta al Circolo di Lettura di Parma domenica 29 settembre. Caratterizzata da film di notevole spessore culturale, sociale e spirituale le giurie hanno evidenziato la qualità artistica e formativa delle narrazioni.
La Violetta d’Oro, il premio più importante che contraddistingue il festival, dedicato alla colonna sonora, è andato al compositore Paolo Vivaldi per il film Insane Love di Eitan Pitigliani, coprodotto con RAI Cinema.
L’ordine delle cose di Andrea Segre sui difficili rapporti governativi tra Italia e Libia in merito all’ immigrazione clandestina ha vinto la Violetta d’Argento come miglior film. La giuria, composta dalla produttrice Adriana Chiesa, dal regista Fariborz Kamkari, dal giornalista e scrittore Alan Baumann e dal produttore discografico CNI Paolo Dossena ha motivato la scelta ricordando che oggi più che mai l’essere umano ha bisogno di individualità. Basta un’eccezione per eliminare il razzismo.
Il Premio Speciale della Giuria è andato al docu-film Terra bruciata di Luca Gianfrancesco, la vera storia di una Schindler’s list italiana “per essere riuscito a collocare le interviste e le sequenze ricostruite in modo ottimale, mantenendo una linea di linguaggio sempre coerente.”
Lo Special Award per la miglior sceneggiatura è andato a Péter Bergendy, per il film ungherese Trezor, per l’aver ideato una storia particolare, ambientandola in un momento storico particolarmente importante nelle vicissitudini del proprio paese.
Il documentario iraniano Dance of life di Peyman Zandi ha vinto lo special award per la miglior fotografia.
Un premio speciale alla carriera è stato conferito al regista, attore e sceneggiatore Joshua Sinclair.
Il Dance Award, il premio che il festival dedica a un film sulla danza assegnato dalla giuria capitanata dal coreografo Arturo Cannistrà della FND/Aterballetto è andato al cortometraggio “MLNTS – EleMents” , coreografie di Elena Moscetti e regia di Sergio Guglielmo.
Il Premio speciale MUP ai giovani autori è andato al cortometraggio L’interprete del regista bielorusso Hleb Papou. La giuria ha così motivato la scelta: “Con notevole maturità stilistica e serrato linguaggio cinematografico viene costruita una storia sulla solitudine e l’isolamento di chi si trova al bivio di due culture, quella europea ed italiana e quella africana e nigeriana. La situazione psicologica della protagonista è il vero filo conduttore del film, che scava, oltre le banalità e le convenzioni, sulla dimensione della vera e possibile integrazione tra mondi e culture diverse, non per giudicare ma per iniziare una discussione ed un vero confronto.”
L’Art Pop Jury, la giuria composta da artisti, registi e studenti universitari di cinema di Parma, ha scelto Ancora un giorno (Another Day of Life) il film d’animazione di tecnica mista diretto da Raúl de la Fuente e Damian Nenow tratto dal romanzo omonimo biografico del giornalista polacco Ryszard Kapuściński sulle vicende di un reporter impegnato a testimoniare gli eventi della guerra civile in Angola.
Il Premio Malerba per la miglior sceneggiatura di un cortometraggio, la cui giuria quest’anno è composta da Anna Malerba, lo scrittore e sceneggiatore Roberto Moliterni, il presidente MUP Marzio Dall’ Acqua e Francesca Levi, curatrice della trasmissione Hollywood Party di Radio3 ha stabilito un ex-aequo a Slaughter di Saman Hosseinpuor e Ako Zandkarimi e Everything you didn’t say del regista inglese Charlie Reader.
Il compositore Riccardo J. Moretti, presidente della giuria del festival ha sottolineato l’importanza dei messaggi veicolati attraverso le produzioni presentate al festival di quest’anno, grazie al connubio di arte, creatività e importanti temi d’attualità che hanno profondamente colpito il pubblico e le giurie.