‘Resteranno i canti’ è la raccolta del poeta paesologo Franco Arminio, pubblicata da Bompiani, che lunedì 1 luglio alle 21.30 a Parma nel Cortile d’Onore della Casa della Musica, si dipana in un evento da non perdere per la presenza di uno dei poeti più importanti e più amati oggi in Italia.
In una Parma2020, che si appresta a celebrare il titolo di Capitale Italiana della Cultura, Musica in Castello – dopo il grande successo dello scorso anno – torna grazie alla preziosa collaborazione del Comune e dell’Assessore Michele Guerra, nella formula Musica in Castello – Libri In Castello, e narra di radici, di natura, stagioni, il corpo dell’esistenza, i cicli della vita e della morte. Lo fa grazie a Franco Arminio che semina incanto quando dà luce ai suoi amati paesi tra le montagne dell’Irpinia.
Dopo Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere), Franco Arminio in Resteranno i canti fa capacità di sintesi, semplicità lessicale che porta in alto, fa volare il rispetto profondo per l’onnipotenza del creato, lo stupore per i dettagli, la meraviglia e poesia per l’esistere in ogni attimo, gratitudine per l’abbondanza della vita, nella gioia come nel dolore, nella nascita come nella morte.
Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato una ventina di libri. Tra gli altri, Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza), Terracarne (Mondadori), Cartoline dai morti (Nottetempo), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori), Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere). Si occupa anche di documentari e fotografia. Come “paesologo” scrive sui giornali e in rete a difesa dei piccoli paesi. Attualmente è il referente tecnico del Progetto pilota della montagna materana nell’ambito della Strategia nazionale per le aree interne. Ha ideato e porta avanti la Casa della Paesologia a Trevico e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.
Poeta, scrittore e regista, ha pubblicato raccolte di versi e libri di prosa. Collabora con i quotidiani Il manifesto e Il Fatto Quotidiano. È vincitore del Premio Napoli (2009) con Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia (Laterza, 2008), del Premio Stephen Dedalus (2011) con Cartoline dai morti, pubblicato con nottetempo, del Premio Volponi (2012) e del Premio Carlo Levi (2013) con Terracarne (Mondadori, 2011).
Tra le sue opere: Viaggio nel cratere (Sironi 2003), Nevica e ho le prove. Cronache dal paese della cicuta (Laterza, 2009) e Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori 2013).
Il connubio musicale con Franco Arminio è affidato a Livio e Manfredi Arminio, i suoi figli, due fratelli cresciuti a Bisaccia al confine con la Puglia e la Basilicata, in provincia di Avellino. Livio e Manfredi Arminio, musicisti legati al loro paese portano con loro con tante storie da fare ascoltare.
In caso di maltempo: Sala dei Concerti di Casa della Musica.
La raccolta fondi di Musica in Castello 2019 è per Libera contro le mafie di Don Luigi Ciotti.
La rassegna “Musica in Castello” è firmata da Piccola Orchestra Italiana con la direzione artistica di Enrico Grignaffini con la collaborazione del Comune di Parma.
Per informazioni sugli spettacoli:
Piccola Orchestra Italiana
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