“Vitae. Sguardi al femminile” è la rassegna letteraria, organizzata dagli Assessorati alla Cultura e alle Pari opportunità del Comune di Parma, in programma il 3, il 10 e il 25 luglio, alle ore 21, nello splendido chiostro della Pinacoteca Stuard dell’ex monastero benedettino di San Paolo.
Tre appuntamenti con tre voci di donna che guardano al mondo, che raccontano i loro vissuti, che raccontano di una società che le vede protagoniste e spettatrici. Leggere il femminile e narrarlo, mettere a nudo emozioni e darne conto, dare voce e storie ad altri da sé che si sono incontrati sul proprio cammino, ricordare, narrare, diventare parte e donarsi. Libri che raccontano storie di emozioni, di passioni, di dolori e perdite, di ritrovamenti.
Le tre storie raccontate da Francesca Pieri, Rita Dalla Chiesa e Cristina Cattaneo in tre libri diversi esplorano l’altro in un continuo passaggio fra un io soggettivo e un altro da sé che si riconosce come parte importante per narrare la propria storia.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Ecco il programma:
Mercoledì 3 luglio 2019, alle ore 21
Francesca Pieri presenta “Bianca”
Dialoga con l’autrice Laura Castaldini
In collaborazione con DeA Planeta Libri
Costanza e Silvia hanno vite molto diverse e si sono conosciute da poco, ma già le lega una grande complicità, una immediata e reciproca fiducia che le spinge a rivelarsi tutto di sé stesse, compresa la voglia di avere un figlio. A distanza di qualche mese, scoprono di essere incinte, entrambe di una femmina. Le loro vite prendono a scorrere parallele: per mesi respirano all’unisono, si nutrono della stessa felicità, sognano futuri identici. Fino a quando un destino crudele, ai limiti dell’assurdità, decide di spingere le due donne in direzioni opposte, costringendole a guardare le loro vite allo specchio. Ma si può attraversare la rabbia, il rimpianto, la solitudine, l’invidia e l’angoscia, senza perdere il coraggio di restare amiche?
Francesca Pieri è responsabile dell’ufficio stampa di Donzelli Editore. Questo è il suo primo romanzo, di ispirazione autobiografica.
Mercoledì 10 luglio 2019, alle ore 21
Rita Dalla Chiesa presenta “Mi salvo da sola”
Dialoga con l’autrice Fabrizia Dalcò
In collaborazione con Editore Mondadori
“Sono come incapsulata nel silenzio di un urlo che dura ormai da tutta una vita. E senza che nessuno mi abbia detto niente, capisco da sola che hanno ucciso mio padre. Mentre io guardavo un film sdraiata sul divano del soggiorno, mio padre moriva”. Rita ha 34 anni quando suo padre, il generale Dalla Chiesa, viene assassinato dalla mafia. Mi salvo da sola inizia proprio dal racconto di quel dramma, e del grande amore che la legava a lui. Amore e dolore, felicità e perdita, successi e delusioni sono stati la costante altalena della sua vita. Con un unico punto fermo a cui potersi ancorare: se stessa. Rita rivive tutto, sia i momenti difficili sia quelli felici accanto a Fabrizio Frizzi, l’altro uomo importante della sua vita, e lo racconta in questo libro “liberatorio” e pieno di sentimento. Un racconto che unisce sensibilità e passione, tenerezza e rabbia, commozione e autoironia: “C’è amore e forza, per me, in ogni parola. Questa sono io”.
Rita dalla Chiesa è giornalista e conduttrice televisiva dal 1988, quando iniziò la lunga stagione di “Forum”, il popolare programma da lei condotto dal 1988 al 1997 e poi nuovamente dal 2003 al 2013. È stata sposata con Roberto Cirese, dal quale ha avuto la figlia Giulia, e con Fabrizio Frizzi.
Giovedì 25 luglio 2019, alle ore 21
Cristina Cattaneo presenta “Naufraghi senza volto”
Dialoga con l’autrice Rossana Cecchi
In collaborazione con Raffaello Cortina Editore
Il libro si focalizza su un tema di grande attualità e di altrettanta drammaticità. Parla del corpo di un ragazzo con in tasca un sacchetto di terra del suo Paese, l’Eritrea. Ma anche di quello di un ragazzino che veste un giubbotto al cui interno è cucita la sua pagella scolastica. Sono i corpi delle vittime del Mar Mediterraneo, di morti che tali sono diventati nel tentativo di raggiungere il nostro Paese. A molte delle vittime di quello che è uno dei drammi più forti della contemporaneità è stata negata anche l’identità. L’emergenza umanitaria dell’immigrazione ha restituito alle spiagge europee migliaia di corpi. Oltre la metà non sono mai stati identificati. Il libro racconta il dramma di tutto questo attraverso il vissuto e gli occhi di un medico legale. Si focalizza, con lucidità impressionante, sui tentativi di un Paese di dare un nome a vittime dimenticate da tutti. I loro corpi, infatti, sono una delle più lucide e drammatiche testimonianze della violenza del nostro tempo.
Cristina Cattaneo è professore ordinario di Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Milano e direttore del LABANOF, il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense della stessa università di Milano. È attualmente coinvolta nell’identificazione dei migranti morti in mare, in particolare nei naufragi di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e quello del 18 aprile 2015.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.