A poco più di un mese dall’incontro con l’astronauta Umberto Guidoni, ospite del Festival della Malvasia 2019, in quel di Sala Baganza si torna a parlare di scienza e spazio con Michele Vallisneri, astrofisico relativista docente al California Institute of Technology, una delle più importanti istituzioni accademiche statunitensi, e ricercatore del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa.
Un appuntamento, quello con il giovane scienziato, diventato ormai una tradizione per Sala Baganza, che si rinnoverà nella serata di martedì 2 luglio a partire dalle 20,30 nell’Oratorio dell’Assunta della Rocca Sanvitale, con la sua personale narrazione intitolata: “Una frontiera infinita: le scienze dello spazio a 50 anni dallo sbarco sulla Luna”.
Il 20 luglio 1969, gli astronauti americani Neil Armstrong e Buzz Aldrin conquistarono la dea Selene, completando una missione che richiese otto anni di preparazione. Ad oggi il nostro satellite rimane la destinazione più lontana visitata dal genere umano, ma il programma internazionale di esplorazione del sistema solare ha raggiunto e studiato tutti i pianeti, riuscendo recentemente a varcare la soglia dello spazio interstellare con la sonda Voyager 1.
Grazie a una flotta di telescopi terrestri e spaziali che operano in tutte le bande dello spettro elettromagnetico, l’uomo ha potuto osservare sistemi astronomici e fenomeni astrofisici fino al limite dell’universo, riuscendo a ottenere immagini di oggetti misteriosi come i buchi neri e le stelle di neutroni. Ed è proprio alla curiosità che spinge l’uomo ad esplorare il cosmo superando continuamente i confini della sua conoscenza che Vallisneri dedicherà la serata a ingresso gratuito.