di Titti Duimio
Massimo Recalcati apre Anteprima Parma2020, la tre giorni di eventi culturali organizzata dal Comune in vista delle celebrazioni di Parma Capitale della Cultura dell’anno prossimo.
All’Arena Shakespeare il tutto esaurito venerdì 20 giugno per ascoltare il monologo sull’amore del noto psicanalista e saggista autore del libro ‘Mantieni il bacio-Lezioni brevi sull’amore’ edito da Feltrinelli.
Sublime smantellamento dell’amore prêt à porter dai contorni morbidi e rassicuranti che appartiene alla narrazione comune, l’amore per Recalcati non è mai pacificatorio, proietta l’individuo in una turbolenza d’animo che spezza perché ti rende mancante e ti rivitalizza perché ti regala una rinascita e un nuovo modo di percepire il mondo che da individuale diventa duale.
“È davvero possibile tenere delle lezioni sull’amore? Evidentemente no. Non è mai possibile spiegare l’amore. Non è mai possibile ridurre l’amore a un concetto. È invece possibile e necessario parlare d’amore, continuare a parlare d’amore. A tal punto che si potrebbe persino dire che parlare d’amore sia la sola cosa davvero possibile in amore. Si parla così tanto d’amore perché nessuno sa cosa sia l’amore. Questo libro parla d’amore usando l’espediente di lezioni che tali non sono. Esso nasce infatti come una sorta di “copione” del ciclo di trasmissioni televisive andato in onda su Rai 3 con il titolo di Lessico amoroso (gennaio-marzo 2019). Un copione assai più esteso e ricco di riferimenti, pensieri e temi che l’imbuto fatale dei tempi televisivi non mi ha permesso di sviluppare. Una serie di sette brevi “lezioni”, quindi, che interroga il mistero e il miracolo dell’amore; dall’evento contingente dell’incontro sino a quello della sua fine o della sua durata, misteriosa e miracolosa come lo è l’evento di ogni primo incontro.” Si legge nella prefazione del libro.
Un’ora e mezza di ‘dialogo’ con il pubblico sul filo dell’ironia per dare dignità ad un concetto ormai dissolto nel lessico quotidiano e nell’abitudine che ne ha sbiadito il senso.
“Ti amo. Ovvero amo te e tutte le tue imperfezioni. O meglio è ogni tuo dettaglio imperfetto che ti rende insostituibile e rende l’amore sublime”spiega Recalcati.
Nell’immaginario collettivo l’amore è la fusione perfetta in un’unica anima che vibra all’unisono, è la mezza fottutissima mela da trovare per completarsi e rispecchiarsi, in realtà l’amore rende unici e i due amanti rimangono due entità nettamente separate attratte continuamente dal mistero della diversità dell’altro.
“È l’esperienza dell’ignoto che tiene vivo l’amore e potersi chiedere tutti i giorni ‘ma tu chi sei?’ è il segreto per rinnovare e proseguire l’amore.Per non smettere di amare bisogna preservarne lo stupore-prosegue Recalcati nella sua lezione-
L’altro contiene sempre un segreto che non si potrà mai possedere e la conoscenza con il non conosciuto nutre il desiderio della scoperta.
“L’incontro è sempre per caso e bisogna trasformare il ‘caso in destino’- dice Recalcati citando Maria Schneider in Ultimo Tango a Parigi, capolavoro di Bernardo Bertolucci.
“Uomo e donna non sono mai mondi compatibili uno perso nell’idiozia del pezzo, cioè del dettaglio e l’altra, quella femminile, che tende a esigere l’amore come dedizione assoluta. Riassunto: l’uomo chiede ‘lo facciamo’ e la donna risponde ‘ma mi ami?’.
Mondi paralleli che non saranno mai armonici.”
In chiusura Massimo Recalcati sfiora con leggera profondità il tema della violenza sulle donne, patologico epilogo di una relazione falsata dalla percezione della libertà dell’altro, cioè del suo segreto.
Amare significa amare la libertà dell’amato che proprio perché libero sceglie sempre me, ma se si arriva a voler possedere la libertà altrui e a usare la violenza per appropriarsene allora si passa alla profanazione dell’amore stesso e si sfocia nella violenza patologica senza traccia d’amore.
“Essere un maschio è facile, basta mettere una divisa, essere donna è più complicato e il segreto della femminilità è, invece, un’invenzione continua in ricerca di originalità. E l’errore di alcune donne è affidare il compito di definirsi e di affermare il proprio senso di femminilità a un uomo che si trasforma quasi sempre in un pedagogo sadico e pazzo.”
E infine conclude con un’affermazione di Jacques Lacan, psichiatra, psicoanalista e filosofo francese del secolo scorso, secondo cui ogni amore è eterosessuale, perché è amore della differenza, del diverso, che è altro da sé, e ciò vale anche nel caso in cui nel rapporto d’amore siano implicate due lesbiche, due omosessuali o due persone di sesso diverso.