Home » Altre storie » Storie di stadi: l’Olimpico di Roma

Storie di stadi: l’Olimpico di Roma

Una storia lunga e ricca di avvenimenti. Lo Stadio Olimpico di Roma ospiterà la sfida di domenica prossima di Serie A Tim 2018/19 tra Roma e Parma: in “Storie di Stadi” ne ripercorriamo le vicende.

DALLO STADIO DEI CIPRESSI AI GIOCHI DEL 1960
Ideato e progettato negli anni Venti, viene parzialmente realizzato einaugurato nel 1932, composto da un solo anello. Il cantiere viene riaperto nel 1937 e poi chiuso per l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, quando quello che all’epoca viene chiamato “Stadio dei Cipressi” ospita al proprio interno i mezzi militari.

A inizio anni Cinquanta riprendono i lavori per quello che diventa lo “Stadio dei Centomila”, per la grande capienza. L’impianto riapre al pubblico nel 1953, quando viene inaugurato con il match tra Italia e Ungheria. Per i Giochi Olimpici del 1960 vengono eliminati i posti in piedi e lo stadio raggiunge così la capienza di 65mila spettatori, diventando Stadio Olimpico.

LO STADIO AI GIORNI NOSTRI
Nel 1968 l’Olimpico ospita la finale degli Europei che vede vincere l’Italia contro la Jugoslavia (le finali furono in realtà due, visto che la prima finì in pareggio e non erano previsti all’epoca i rigori), mentre nel 1980 ospita diversi incontri degli Europei organizzati dall’Italia e vinti dalla Germania Ovest proprio nella finale qui giocata.

Per i Mondiali del 1990 lo stadio viene ristrutturato profondamente: è di fatto ricostruito in cemento armato e dotato di copertura integrale, con 82mila posti a sedere. In occasione del mondiale delle “Notti Magiche”, l’Olimpico ospita 5 gare degli azzurri e la finalissima che vede trionfare la Germania. In occasione della finale di Champions League del 2009, l’Olimpico è stato adeguato alle normative Uefa, con una riduzione dei posti a circa 70mila e permettendogli di rientrare nella categoria 4 degli stadi europei.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*