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 “La Forma dell’Ideologia. Praga: 1948-1989” tre parmigiani portano al Palazzo del Governatore un pezzo di storia

di Titti Duimio 

Presentata questa mattina 17 maggio nella Sala di Rappresentanza del Comune la mostra “La Forma dell’Ideologia. Praga: 1948-1989” che sara’ ospitata al Palazzo del Governatore dal 25 maggio al 28 luglio 2019, la più grande mostra italiana dedicata all’arte cecoslovacca con oltre 200 opere tra dipinti, disegni, acquerelli, lavori di grafica e di stampa, fotografie, oggetti di design e proiezioni cinematografiche.

Promossa da Fondazione Eleutheria, Collezione Ferrarini-Nicoli e Comune di Parma, in collaborazione con il Museo di Arte Decorative di Praga, l’esposizione è curata da Gloria Bianchino, FrancescoAugusto e Ottaviano Maria Razetto con il patrocinio di importanti stituzioni italiane e ceche.

Tre parmigiani, due fratelli Razetto e Vittorio Ferrarini trasferiti a Praga per lavoro, collezionisti di opere d’arte cecoslovacche riportano nella loro città oltre 200 opere che raccontano il clima culturale dal dopoguerra alla caduta del muro di Berlino in una parte di Europa soggetta ad una forte ideologia imposta.

Dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al cinema fino al design, l’arte di quel periodo è declinata nelle sue variegate sfaccettature sottolineando, in particolare, l’impatto che ebbe lo “stato di regime”, dal ’48 in poi, sulla cultura della città e dell’intera nazione.

Forse solo oggi a distanza di 30 anni dalla caduta di quel regime siamo in grado di leggere un percorso artistico che in nessun caso si è ridotto a pura propaganda ma ha trasmesso, attraverso le opere raccolte, un racconto personale di mille verità a dispetto del pensiero unico imperante che in questa mostra scoprono oltre 200 sfaccettature di un complesso periodo storico forse troppo spesso catalogato sotto un’unica voce.

“30 anni fa tre persone che non si conoscevano cominciarono a Praga a comprare arte del Realismo Socialista e per caso tutti e tre erano di Parma. Oggi abbiamo sentito l’esigenza di portare la collezione nella nostra città che ha con Praga un legame antico come testimonia la storia di Maria Amalia ultima duchessa Borbone in città che si ritira e muore proprio a Praga dopo l’arrivo di Napoleone-spiega Francesco Augusto Razetto curatore e Presidente della Fondazione Eleutheria-Questa esposizione rappresenta di fatto un giusto riconoscimento di quel sentimento di conservazione, guidato dall’amore per l’arte che mosse me, e gli altri collezionisti che hanno prestato le loro opere per questa rassegna, a raccogliere la memoria artistica di quegli anni”.

La curatrice Gloria Bianchino ripercorre poi le tappe storiche e culturali ricostruendo il percorso filologico delle immagini che hanno segnato il racconto artistico cecoslovacco nel confronto con quello italiano “un periodo che ha portato grande utopie e grandi speranze anche nel nostro panorama artistico e ha contaminato i linguaggio di quegl’anni. Nessuna operazione nostalgica ma semplicemente il racconto di un pezzo di storia e di tante storie che insieme delineano un clima culturale come quella di Jan Palach a cui la mostra è dedicata. Perché se non si conosce la propria storia, quella europea, difficilmente si può andare lontano e guardare al futuro.”

La mostra, allestita su entrambi i piani del Palazzo, proporrà al pubblico un percorso temporale, a partire dagli anni ’20 del Novecento fino agli anni ’80, in cui verrà approfondita l’atmosfera culturale di Praga e dell’intera nazione cecoslovacca, altamente influenzata dalle vicende storico-politiche, che portò a una particolarissima produzione artistica, parte della quale trovò espressione nella pittura realista di artisti di primo piano come Josef Štolovský (1879-1936), Josef Brož (1904-1980), Adolf Žábranský (1909-1981), Jaromír Schoř (1912-1987), Sauro Ballardini(1925-2010) ed Alena Čermáková (1926-2009).

La mostra è realizzata con il patrocinio di: Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma, Ambasciata d’Italia a Praga, Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana, Ministero della Cultura della Repubblica Ceca, Regione Emilia-Romagna, Praga Città Capitale, Provincia di Parma, Municipio di Praga 1, Istituto Italiano di Cultura di Praga, Centro Ceco di Roma, Archivio di Stato di Parma, Museo delle Arti Decorative di Praga, Camera di Commercio e dell’Industria italo-ceca, Famu (Film and TV School of the Academy of Performing Arts in Prague). 

Il Palazzo del Governatore (Piazza Garibaldi, 19) è aperto al pubblico con i seguenti orari: dal martedì al venerdì: 10,00-19,00, sabato e domenica: 10,30-19,30, primo e ultimo sabato del mese aperto fino alle ore 24.00. Biglietto intero € 7, biglietto famiglia € 10, ridotto € 5, ridotto speciale € 4, scolaresche e gruppi € 3. Catalogo edito da Eleutheria e a cura di FrancescoAugusto Razetto e Ottaviano Maria Razetto, con testi di Gloria Bianchino, FrancescoAugusto Razetto, Vittorio Sgarbi, Magdalena Kracik Storkanova e ricco apparato iconografico. 

Per informazioni: 

T. +39 0521 218929, [email protected], www.eleutheria.cz, www.collezioneferrarininicoli.com, www.comune.parma.it.

 

 

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