Nella Storia Crociata c’è una partita di campionato allo stadio Ennio Tardini contro la Sampdoria, sempre risalente agli albori i degli Anni Novanta, che perfettamente staglia l’identità della nostra tifoseriae del nostro ambiente al di là del mero risultato sportivo.
E’ quella giocata e vinta domenica 6 ottobre 1991, quattro giorni dopo la bruciante e immeritata eliminazione all’ultimo minuto del primo turno di Coppa Uefa contro il Cska Sofia senza aver perso (0-0 all’andata in Bulgaria, 1-1 al ritorno sul nostro campo) nella prima storica partecipazione del Parma Calcio a una competizione continentale.
Fuori dal Tardini e dietro alla Curva Nord, prima della successiva gara di Serie A, insieme ai sostenitori gemellati blucerchiati, si consumò, malgrado la giornata uggiosa, la ‘festa della squalificazione’ a base di pane, salame e malvasia.
Fu un modo per sdrammatizzare la sfortunata uscita dall’Europa, di ricordare il nostro spirito e la nostra dimensione e di caricare con modalità tipicamente parmigiana i nostri calciatori.
Uno striscione vergato dai Boys Parma 1977, srotolato all’ingresso delle squadre la racchiudeva: “Nessuna Coppa vale ciò che ci avete regalato. Siamo orgogliosi di voi !!!”.
L’effetto si ottenne. I ragazzi di mister Nevio Scala giocarono novanta minuti a ritmi intensi, malgrado l’impegno ravvicinato e il campo reso pesante dalla pioggia.
Passammo in vantaggio al 13’ con una fulminante punizione dal limite, concessa dall’arbitro Tullio Lanese di Messina per l’atterramento di Alessandro Melli da parte di Pietro Vierchowod, tirata di sinistro da Lorenzo Minotti.
Il pallone fu calciato dal Capitano con potenza e una traiettoria radente terra, attraversò tutta l’area avversaria, depositandosi in rete nell’angolo alla destra del portiere Gianluca Pagliuca.
La Sampdoria pareggiò a inizio ripresa (57’), quando Gianluca Vialli trasformò un rigore, attribuito per un fallo su di lui commesso da Luigi Apolloni, che lo stese appena al di là della linea orizzontale di demarcazione della nostra area.
Trascorsero solo un paio di minuti (59’), quando il Parma raddoppiò. Fu un altro nostro difensore centrale a segnare il gol che determinò l’esito dell’incontro (2-1).
L’elegante George Grun, davanti alla porta, intercettò il pallone respinto dal palo destro su un potente tiro del nostro terzino Antonio Benarrivo.
Il belga centrò a botta sicura lo specchio.