Il 19 aprile al Teatro al Parco partirà ufficialmente il Senso tour, data di presentazione di Senso, l’album di Guido Maria Grillo uscito lo scorso 4 marzo per la Barezzi Label.
Un album d’altri tempi, registrato in presa diretta e in analogico con un ensemble da camera, eppure visceralmente contemporaneo.
Un figlio del Barezzi Festival, che s’ispira al mecenate di Giuseppe Verdi e costruisce ponti ideali tra musica colta, Opera e contemporaneità internazionale.
Immerso nell’arte fin da piccolo, nella casa materna, zeppa di quadri dello zio pittore, echeggiavano arie d’Opera intonate dal nonno, tenore e violinista, e dallo zio, grande esperto di Giacomo Puccini, Guido Maria è cresciuto ascoltando Tenco, Jeff Buckley, Fabrizio De Andrè (a cui ha dedicato anche la sua tesi di laurea in Filosofia).
Dalla madre, De Curtis, discendente del Principe Antonio “Totò”, e docente di Storia dell’arte, ha ereditato sensibilità artistica e doti vocali.
Pubblica per la neonata Barezzi Label, un disco lirico e struggente, nove canzoni (più un omaggio a Verdi) d’amore e d’abbandono, oniriche, malinconiche, dominate da una voce che si eleva, commuove, sonda le cavità dell’anima.
Arrangiamenti solenni, frutto della collaborazione con Roberto Esposito e, in due brani, con Giovanni Rago, seguono le pulsioni e i grovigli di Guido Maria Grillo, autore di musiche e testi.
L’album è prodotto da Barezzi Festival e Giovanni Sparano, ideatore e direttore dello stesso festival e dell’etichetta che lo pubblica.
Sul palco con Guido Maria Grillo (voce, chitarre, percussioni, piano),Roberto Esposito (piano), Michele Poccecai (violino), Anamaria Trifanov (violino), Monica Righi (violoncello), Marianna Parcianello (viola), Pierluca Cilli (contrabbasso), Dario Caradente (flauto traverso).
Barezzi Festival è tra le realtà più vivaci, virtuose e trasversali del panorama italiano, votata alla qualità, alla ricerca, allo stile. Trae ispirazione dalla figura di Antonio Barezzi, colui grazie al quale Giuseppe Verdi potè studiare e formarsi, un appassionato, coraggioso, forse visionario mecenate.
Barezzi Festival propone 200 anni dopo una nuova forma di mecenatismo, avviando il suo percorso di produzione discografica con un disco, quello di Guido Maria Grillo, che ne rappresenta perfettamente l’essenza e la filosofia, dopo le aperture del giovane artista ai concerti di Rufus Wainwright (2015) e Anna Calvi (2018) sul palco dello stesso Barezzi Festival. Un progetto ambizioso, a suo modo visionario e fuori dagli schemi, frutto di passione e coraggio, che si discosta da quanto il panorama musicale italico sia, oggi, in grado di offrire.
Guido Maria Grillo, nato a Salerno, si è laureato in Filosofia con una tesi dal titolo “Lotta politica e sentimento religioso ne La buona novella di Fabrizio De Andrè”.
E’ musicista, cantautore e autore per il teatro; dal 2009 ad oggi, ha pubblicato 2 album, un Ep e un singolo (Startup/Warner Music). Ha aperto concerti di Rufus Wainwright, Anna Calvi, Avion Travel, Marlene Kuntz, Musica Nuda, Paolo Jannacci, Niccolò Fabi, Levante ed altri.
Nel 2011 è stato ospite al Premio Tenco, al Teatro Ariston di Sanremo, per la presentazione della compilation “Come fiori in mare”.
Nel 2016, in duetto con Levante, ha realizzato un clip live di “Salsedine”, sua canzone contenuta in questo nuovo album (https://youtu.be/rMBnJCRmUnY).
E’ vincitore del Premio Bruno Lauzi 2017. E’ autore per il teatro e attore. Nel 2008 ha debuttato, al Parma Poesia Festival, “ME-DEA della sua grazia”, spettacolo di teatro contemporaneo interamente scritto da Guido Maria Grillo, in scena con l’attrice Francesca De Angelis. Nel 2015 ha debuttato, al Piccolo Auditorium di Cagliari, “La Maledizione dei puri – Se Pasolini e De Andre”, spettacolo di e con Francesca Falchi e Guido Maria Grillo, prodotto da Origamundi Teatro/L’eccezione
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