A 20 anni dall’ultima rappresentazione al Teatro Regio, Andrea Chénier debutta venerdì 5 aprile 2019 alle ore 20.00 (replica domenica 7 aprile, ore 15.30).
Il capolavoro di Umberto Giordano va in scena nella nuova produzione realizzata con Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Ravenna Manifestazioni.
Nicola Berloffa firma la regia del nuovo allestimento coprodotto con l’Opéra de Toulon, con le scene di Justin Arienti, i costumi di Edoardo Russo e le luci di Valerio Tiberi.
In scena Martin Muehle (Andrea Chénier), Claudio Sgura (Carlo Gérard), Teresa Romano (Maddalena di Coigny), Nozomi Kato (La mulatta Bersi), Shay Bloch (La Contessa di Coigny), Antonella Colaianni (Madelon), Stefano Marchisio (Roucher), Alex Martini (Pietro Fléville, Fouquier Tinville), Felipe Oliveira (Il sanculotto Mathieu), Alfonso Zambuto (Un “Incredibile”), Roberto Carli (L’Abate), Stefano Cescatti (Schmidt), Luca Marcheselli (Il Maestro di casa, Dumas) diretti da Giovanni Di Stefano, alla testa dell’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna e del Coro Lirico Terre Verdiane-Fondazione Teatro Comunale di Modena preparato da Stefano Colò.
Composta tra il 1895 e il 1896 su libretto di Luigi Illica e ispirata alle vicende del poeta Andrea Chénier all’epoca della Rivoluzione francese, l’opera debuttò con successo il 28 marzo al Teatro alla Scala di Milano, dando una svolta alla carriera di Giordano, reduce da diversi insuccessi.
Dopo Milano, l’entusiasmo per l’opera si ripeté in tutta Europa, assicurandole un posto fisso nel repertorio, anche grazie al contributo di grandi interpreti come Renata Tebaldi, Beniamino Gigli, Mario Del Monaco, Piero Cappuccilli. Notissima al grande pubblico l’aria di Maddalena, “La mamma morta”, colonna sonora di una celebre scena del film Philadelphia di Jonathan Demme.
“L’opera di Giordano – spiega il regista Nicola Berloffa – ha una connotazione storica talmente forte che non può essere dimenticata, tralasciata o reinventata: tutto ruota intorno alla grande Rivoluzione francese. Per l’idea scenografica si è partiti dunque dall’autocrazia francese, da Versailles con i suoi simboli e i suoi monarchi. Attraverso una serie di fotografie del XX secolo realizzate da Robert Polidori, dove protagonisti sono i lavori di restauro dei grandi appartamenti di Luigi XV, si è deciso di svolgere la storia in una serie di ambienti che ricordano la grande reggia, ma che vengono lentamente spogliati, svuotati e depredati dall’intervento sconvolgente della Rivoluzione, dal Terzo Stato che avanza”.
L’opera sarà presentata martedì 2 aprile 2019 alle ore 17.00 al Ridotto del Teatro Regio di Parma, con ingresso libero, nell’incontro Prima che si alzi il sipario.
Lo storico della musica Giuseppe Martini ne metterà in luce gli aspetti salienti, con l’esecuzione dal vivo di alcuni brani interpretati dal soprano Gu Wen Meng, dal tenore Wu Tianzhi e dal baritono Chi Hoon Lee, allievi del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, accompagnati al pianoforte da Claudia Gori e coordinati da Donatella Saccardi.
Biglietti in vendita presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma (tel. 0521 203999 [email protected]) e online su teatroregioparma.it.
Promozioni e agevolazioni sono riservate a Under30, famiglie, lavoratori in stato di disoccupazione, cassa integrazione, mobilità, giovani e docenti che usufruiscono del Bonus Cultura 18App e della Carta del Docente, gruppi composti da più di 20 persone.
Teatro Regio di Parma
venerdì 5 aprile 2019, ore 20.00 fuori abbonamento
domenica 7 aprile 2019, ore 15.30 fuori abbonamento
ANDREA CHÉNIER
Dramma di ambiente storico in quattro quadri su libretto di Luigi Illica
Musica UMBERTO GIORDANO
Edizioni Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
Andrea Chénier MARTIN MUEHLE
Carlo Gérard CLAUDIO SGURA
Maddalena di Coigny TERESA ROMANO
La mulatta Bersi NOZOMI KATO
La Contessa di Coigny SHAY BLOCH
Madelon ANTONELLA COLAIANNI
Roucher STEFANO MARCHISIO
Pietro Fléville/Fouquier Tinville ALEX MARTINI
Il sanculotto Mathieu FELLIPE OLIVEIRA
Un “Incredibile” ALFONSO ZAMBUTO
L’Abate, poeta ROBERTO CARLI
Schmidt STEFANO CESCATTI
Il Maestro di Casa/Dumas LUCA MARCHESELLI
Maestro concertatore e direttore GIOVANNI DI STEFANO
Regia NICOLA BERLOFFA
Scene JUSTIN ARIENTI Costumi EDOARDO RUSSO Luci VALERIO TIBERI
ORCHESTRA DELL’EMILIA-ROMAGNA ARTURO TOSCANINI
ASSOCIAZIONE CORO LIRICO TERRE VERDIANE –
FONDAZIONE TEATRO COMUNALE DI MODENA
Maestro del coro STEFANO COLÒ
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza,
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Regio di Parma
Allestimento in coproduzione con Opéra de Toulon
Spettacolo con sopratitoli
Assistente alla regia Veronica Bolognesi
Direttore di scena Semun Chang; Maestri collaboratori Chiara Pulsoni, Davide Finotti, Simone Savina
Maestro alle luci Maria Parmina Giallombardo; Maestro ai sopratitoli Enrica Apparuti
Scene Laboratorio della Fondazione Teatro Comunale di Modena
Costumi Fondazione Teatro Comunale di Modena realizzati presso Arianna Sartoria Teatrale, Corridonia (MC)
Attrezzeria Rental Design (MI); Calzature CTC (MI); Parrucche Audello Teatro (TO); Trucco e parrucco S.T.C. (VR)
Teatro Comunale di Modena
Responsabile allestimenti Gianmaria Inzani; Responsabile servizi area tecnico-impiantistica e informatica Gianfranco Giuliani
Capo macchinista Catia Barbaresi; Capo elettricista Andrea Ricci; Sartoria Alessandro Menichetti
Teatro Regio di Parma
Responsabile di produzione Ilaria Pucci; Responsabile dei servizi tecnici Andrea Borelli
Scenografo realizzatore e consulente agli allestimenti scenici Franco Venturi; Responsabile macchinisti Giuseppe Caradente
Responsabile elettricisti Giorgio Valerio; Responsabile attrezzeria Monica Bocchi; Responsabile sartoria Giuseppe Panarello
Fonica Alessandro Marsico; Ispettore di palcoscenico Ettore Moni; Personale del Teatro Regio di Parma
Ridotto del Teatro Regio di Parma
martedì 2 aprile 2019, ore 17.00
PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO