di Titti Duimio
Riaperta sabato mattina 23 marzo la storica Serra del Giardino Ducale in occasione della fioritura delle piante di violetta dopo la consueta chiusura invernale.
All’interno della serra è stata inaugurata la mostra ‘“La Viola nell’arte. Galleria di violette, dall’Impressionismo al Surrealismo, attraverso il Liberty e le prime Avanguardie”, curata da Giulia Perin e inserita nella rassegna cittadina I like Parma che prevede l’apertura straordinaria di spazi simbolo della cultura e della storia cittadina.
Viola fiore eletto a simbolo della città grazie a Maria Luigia, viola profumo che identifica Parma nel secolo scorso ma anche viola come simbolo di umiltà e di eleganza, di grazia e di purezza i cui semi venivano portati in dono in giro per il mondo da Goethe durante i suoi viaggi per seminare la bellezza ovunque, la viola ha esercitato nei secoli un fascino particolare sui maestri della storia dell’arte come Albrecht Dürer in un celebre acquerello cinquecentesco ora custodito a Vienna ma soprattutto tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
Con l’avvento dell’Impressionismo e la pittura en plein air la viola diventa interprete di emozioni da cogliere, segni della natura e della sua rinascita perenne al di là della mera realtà, gesto simbolico di un’impressione dell’anima più da suggerire che da raccontare.
È così la viola appare nei ritratti di donne dell’alta borghesia di Boldrini ma anche nella dichiarazione d’amore di Manet a Berthe Morisot amata collega nel celebre quadro del 1872 che la ritrae.
Liberty, Art Nouveau, Secessione Viennese, da Mucha a Klimt e Toulouse Lautrec che fecero del motivo floreale un tratto distintivo del nuovo stile, passando dal simbolismo magico dei Preraffaelliti fino al Surrealismo che fondendo i sensi nella rappresentazione dell’inconscio oltre la realtà, somma la viola fiore alla viola strumento musicale in un gioco di assonanza lessicale come in un’opera di Duchamp o l’onirica visione di Magritte che arriva a identificare il volto femminile nel fiore stesso come essenza della bellezza in se, vero mistero fuori dalla mera logica.
Il percorso della mostra si chiude poi con il capolavoro ‘Promenade’ di Marc Chagall vero trionfo d’amore e di armonia con la natura in cui i colori esprimono la vera essenza di una fiabesca felicità.
La mostra, che resterà aperta fino al 20 aprile, è curata dall’associazione Parma Color Viola in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Parma.
La visita alla mostra proseguirà anche nei tre weekend successivi all’inaugurazione (domenica solo alla mattina) e si concluderà sabato 20 aprile.
Durante le giornate di apertura della mostra la Guardiola di Ponte Verdi sarà aperta al pubblico per informazioni e per la vendita delle piantine di Violetta di Parma a fiore doppio.
Info: 340/2411442 [email protected]
Giulia Perin
Storica dell’arte ,laureata con lode presso l’Università di Roma “La Sapienza”, prima con una tesi triennale sull’impressionismo francese dal titolo “Berthe Morisot e lItalia”,poi con una tesi magistrale sull’Ottocento italiano ”Arte Italiana all’Esposizione Universale di Parigi del 1878”, ha pubblicato saggi su cataloghi di esposizioni e articoli su riviste specialistiche. Dopo un’esperienza al Musée d’Orsay, dal 2015 lavora nel mercato dell’arte come consulente per gallerie italiane e internazionali.