Prosegue con una piccola variazione la programmazione serale del Teatro del Cerchio: annullato lo spettacolo “Pirandello 1-2-3” (previsto per il 23 e 24 marzo).
È anticipato, invece, di una settimana l’appuntamento con “Le mal du siècle”: la produzione TDC tratta dal “Woyzeck” di Büchner andrà in scena venerdì 29 e sabato 30 con la regia di Mario Mascitelli.
Dopo il brillante debutto del 2018, lo spettacolo ispirato all’opera del drammaturgo tedesco torna per due giorni di repliche al Teatro del Cerchio portando sul palco gli storici attori della compagnia, Mario Aroldi e Gabriella Carrozza, e un ricco cast di comparse, in scena grazie al sapiente gioco di proiezioni realizzato da Giacomo Volpi.
Una produzione che unisce il classico linguaggio teatrale alla tecnologia video, dando vita a una performance suggestiva e unica nel suo genere. Un lavoro di contaminazione per dar voce al mondo interiore di Woyzeck: un soldato tedesco costretto a soffocare l’amore nei confronti del suo commilitone a causa dei pregiudizi legati al suo ruolo di militare e – per definizione – di “uomo vero”, simbolo di coraggio e mascolinità.
“Le mal du siècle” porta in scena «un’omosessualità vietata per la morale e proibita ai soldati dell’esercito (tuttora in alcuni stati); una verità che non può essere rivelata e che viene ridotta a una vergogna per la quale abbassare gli occhi in presenza di altri», come si legge nelle note di regia.
Lo spettacolo del Teatro del Cerchio affronta in chiave contemporanea tematiche universali, che mettono in luce l’estrema attualità dell’opera di Büchner. La storia di Woyzeck diventa così un’occasione per trattare i temi dell’omofobia e della violenza sulle donne attraverso i fantasmi che emergono dalla coscienza tormentata del protagonista: il suo senso di colpa, l’improvvisa e tardiva consapevolezza di aver rinnegato la propria natura, le conseguenze drammatiche dei gesti compiuti.
Le allucinazioni che tormentano Woyzeck – ricreate sul palco con la tecnica della videoproiezione – prendono la forma di «volti giganteschi, pronti a ricordarci i nostri doveri e le nostre frustrazioni ma anche la fragilità dell’uomo stesso e del suo credo», come spiega il regista Mario Mascitelli. Pongono l’accento sul ruolo della religione e delle istituzioni, che spesso schiacciano l’individuo sotto il peso dei doveri condannando perentoriamente ogni manifestazione che valica i confini dell’accettabile.
A far da sfondo alla narrazione, il tema della depressione: il “mal du siècle” del nostro tempo, che incombe come una spada di Damocle sulle vite di ognuno.
Venerdì 29 e sabato 30 marzo, ore 21.00
LE MAL DU SIÈCLE
Regia di MARIO MASCITELLI
Con MARIO AROLDI e GABRIELLA CARROZZA
Nello spettacolo sono presenti scene di nudo
Assistente alla regia Silvia Santospirito
Videomaker Giacomo Volpi
Light Designer Yannick De Sousa Mendes
Gestione software video Iacopo Veroni
Coreografie e danza Nicoletta Cabassi
E con (in video) Mattia Scolari, Federica Scalari, Andrea Faccioli, Giorgio Cossu, Zacharias Tenchen, Giovanni Pazzoni, Silvia Santospirito, Giulio Landini, Martina Manzini, Silvia Nisci, Irene Toscani, Rocco Manfredi, Chiara Casoli, Debora Pastori e Loredana Scianna
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