Una vita votata alla pura libertà ed essenzialità, quella di Enzo “Màt” Sicuri.
Per rendere omaggio a questa sua filosofia e tramandarne la memoria, i giornalisti Francesco Dradi, Fabrizio Marcheselli e Antonio Cavaciuti hanno scritto, girato e prodotto il film documentario «“Màt” Sicuri l’ultimo Diogene», che verrà proiettato in prima visione assoluta giovedì 28 marzo 2019 alle ore 21 al Cinema Astra di Parma.
Iniziato nel marzo 2018, trentennale della morte del popolare clochard parmigiano (1907-1988), il docufilm ha preso forma in 12 intensi mesi, con l’audio inedito dell’unica intervista concessa da Sicuri (negli anni ’80), foto originali, documenti rari e le testimonianze di chi lo conobbe e frequentò, un evocativo trait d’union tra la Parma di una volta e quella contemporanea, dal grande giornalista Giorgio Torelli ai titolari di storici negozi del centro.
Due gli attori: Alvaro Evangelisti, diplomato all’Accademia di belle arti di Bologna, interprete di un Sicuri particolarmente “lirico”, e il celebre Alessandro Haber, già protagonista di 130 film, vincitore di un David di Donatello e quattro Nastri d’Argento per il cinema, qui nel ruolo di Dante Spaggiari, incisore di metalli preziosi, filosofo anarchico e autore di aforismi, ma soprattutto mentore di Sicuri. Poi l’amichevole partecipazione “vocale” del noto speaker radiofonico parmigiano Mauro Coruzzi.
Il programma di giovedì 28 al Cinema Astra prevede alle 20.15 l’apertura delle porte, alle 21 la visione del docufilm (durata 30 minuti circa), a seguire l’intervento dei tre autori, moderati dal critico cinematografico Filiberto Molossi, quindi il saluto degli attori e la proiezione di altre testimonianze e aneddoti (20 minuti circa). La stessa sera verrà pubblicato il dvd del film documentario, arricchito da alcuni contenuti speciali.
Matto o filosofo? Enzo Sicuri era un clochard per scelta, nella sua città, Parma. Dopo un’infanzia normalissima aveva deciso di vivere sotto le stelle, rifiutando qualsiasi imposizione.
Tutti, o quasi, lo chiamavano “Màt”. Ma Enzo adorava le poesie, i libri e la musica lirica. Trascorreva le giornate e le notti nei borghi tra il Teatro Regio e piazza Duomo, non chiedeva l’elemosina e riciclava cartoni per pagarsi un piatto di minestra.
Il suo motto era “Nella vita si può fare a meno di tutto, tranne che dell’aria per respirare”, desunto dal “maestro” Dante Spaggiari.
Sicuri è l’unico clochard a cui sia stato dedicato un monumento in Italia, con nome e cognome: opera dello scultore Maurizio Zaccardi nel 2004, in centro a Parma, piazzale della Macina.
Per realizzare il docufilm «“Màt” Sicuri l’ultimo Diogene», gli autori Dradi, Marcheselli e Cavaciuti si sono avvalsi del fondamentale supporto di diversi parmigiani, di una settantina di generosi sostenitori attraverso il crowdfunding e di 15 importanti sponsor “made in Parma”: Iren Comitato territoriale di Parma, Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma, Emil Banca, Ocme, Cartongraf, Coop Alleanza 3.0 Consiglio di zona Parma Est, Cigno Verde cooperativa sociale onlus, Impresa Allodi, La Giovane, Coop Multiservice, Parma 80, Euro Torri, Scatolificio Magnani e Ad Personam.
Giovedì 28 marzo, alle 21 al Cinema Astra di Parma, il docufilm sul clochard Enzo Sicuri, di Dradi, Marcheselli e Cavaciuti, con Alvaro Evangelisti e Alessandro Haber: biglietti 8 euro, prevendite www.matsicuri.it e Astra