Lo stadio Olimpico di Roma in versione biancoceleste, casa della Società Sportiva Lazio, non è troppo tabù per la squadra di calcio della città di Parma.
Il club Crociato, è vero, in campionato vi ha perso quindici volte. Senza farsi intimorire dalla sua imponenza, però, in ben nove occasioni vi ha pareggiato e in quattro vi ha vinto.
Il primo colpo vale sempre un assoluto accenno, perché fu epico. Risale agli Anni Sessanta, in Serie B. Era il 14 aprile 1963, domenica di Pasqua. La Serie A non giocava. Una telecronaca differita di Lazio-Parmafu trasmessa in tv dalla Rai. Per il Parma era la prima volta che capitava.
Un contropiede dell’ala nostrana Corrado Corradi (originario di Salsomaggiore Terme) fissò al 49’ il risultato finale (0-1).
Salvaguardato e messo in cassaforte, poi, dalle parate dell’indimenticabile portiere di quei tempi, Alberto Recchia, il quale tra l’altro lanciò con un suo rinvio la decisiva azione in ripartenza lungo la fascia sinistra dei compagni in attacco.
Ricordata la leggendaria genesi del poker di successi, alla vigilia di questa trasferta che si rinnova alle ore 15 di domenica 17 marzo per la 28^ giornata di Serie A Tim, riviviamo la nostra più palpitante e intensa vittoria sul campo laziale (2-3).
Fu consumata, quaranta anni dopo, al principio della stagione 2003/2004. Quella del crac Parmalat, che si materializzò tra dicembre e gennaio, e della qualificazione in Champions League comunque sfiorata per un soffio al termine dell’annata agonistica.
Nel pomeriggio di domenica 21 settembre 2003, la consacrò Mark Bresciano con una sua doppietta.
Battezzandola già dopo venticinque secondi dal fischio di avvio dell’arbitro Cosimo Bolognino di Milano: il centrocampista australiano, servito da una grande giocata di Hidetoshi Nakata sulla destra, bruciò sul tempo il difensore Massimo Oddo a centro area per concludere in corsa di piatto destro.
Convalidandola all’89’ con un capolavoro balistico pennellato di sinistro da oltre il limite dell’area.
In mezzo, si erano succeduti tre lampi che disegnarono quella gara emozionante.
Al 33’ il recupero della Lazio alla botta iniziale, con una potente punizione calciata dal limite dall’olandese Jaap Stam che con un tiro rasoterra spedì il pallone a fil di palo alla sinistra di Sebastien Frey.
Al 63’ il nuovo vantaggio del Parma con una delle più belle reti del brasiliano Adriano: l’attaccante verdeoro si sbarazzò in area di rigore di quattro avversari, conservò la palla tra i piedi e sparò un imparabile tiro di sinistro che unì classe, forza eprestanza.
Al 79’ il pareggio firmato da Simone Inzaghi, attuale mister biancoceleste, di testa su calcio d’angolo. Alla Lazio, non bastò.